Un’impresa tutta al femminile. Non solo perché le due titolari di “Io mangio gofri”, Erica Lazzarini e Marzia Jourdan di Roure, in Val Chisone, sono due giovani donne, ma perché l’aspirazione all’indipendenza e le doti impenditoriali le hanno respirate fin da piccole, abitando accanto alla nonna, Nina, che le ha incoraggiate a mettersi in proprio: «Io e mia cugina – racconta Erica – abitavamo nella stessa casa di Roure, a Castel del Bosco, io al primo piano, Marzia al secondo e vicino, la nonna. E’ lei che ha cresciuto in noi questo spirito di autonomia. E poi, la ricetta dei gofri è la sua!».
Con creatività, determinazione e impegno, nel 2004 inizia il progetto “Io mangio gofri” che passa attraverso il MIP (Mettersi In Proprio) della Provincia di Torino, ottiene i primi finanziamenti e diventa un’impresa artigiana. L’azienda viene costituita nel maggio 2005 e il furgoncino arriva nell’ottobre dello stesso anno: «L’idea innovativa – prosegue Erica – è fare un prodotto di qualità su un mezzo ambulante funzionale e attrezzato. Il nostro è un prodotto fresco e le farciture, così come le bevande, arrivano tutte da produttori del territorio».
Con la gofreria ambulante Erica e Marzia girano tutta la provincia di Torino con un fitto calendario di sagre, feste e mercati che le vedono impegnate soprattutto sabato e domenica. Durante la settimana c’è l’impegno nel laboratorio di Roure e nella distribuzione. I loro prodotti, infatti, si possono trovare anche confezionati: tra i clienti c’è anche Eataly, che ha scelto i gofri per i suoi negozi di Torino e Pinerolo.
Abitare a Roure è, secondo le due imprenditrici, un valore aggiunto per il prodotto: «Il gofri è un prodotto dell’alta Val Chisone: il fatto di poter rispondere che veniamo da Roure è una questione di credibilità. Adesso che le persone non si fidano più dei prodotti che acquistano, la gente dice “Ah, siete proprio del posto dei gofri!”».
Valentina Porcellana
Info: www.iomangiogofri.it