Alpfoodway non è il primo progetto transfrontaliero a indagare la cultura del cibo nelle Alpi piemontesi. L’idea di esplorare i tratti comuni e le differenze dei saperi, delle pratiche e delle tradizioni culturali (anche alimentari) nelle terre alte alpine ha costituito infatti il fondamento del progetto Interreg Italia – Svizzera 2007-2013 E.C.H.I. – Etnografie italo-svizzere per la valorizzazione del patrimonio immateriale, che con Alpfoodway condivide non solo i principi, ma anche l’approccio metodologico, una parte dei partner e alcuni strumenti di disseminazione dei materiali raccolti.

L’obiettivo di Echi è stato infatti quello di esplorare nei territori partner (Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Cantone Vallese, Canton Ticino e Cantone Grigioni) le tracce (gli echi) ancora vive della cultura alpina, da sempre fondata sugli scambi e sul rispetto delle risorse della montagna, che oggi rappresenta un elemento strategico fondamentale per affrontare le sfide della globalizzazione, del multiculturalismo e della sostenibilità ambientale, che nell’eccentricità dei territori alpini rispetto ai centri urbani dominanti può trovare non una limitazione, ma un valore aggiunto.
Il principale anello di congiunzione tra i due progetti è la piattaforma web www.intangiblesearch.eu, che ospita l’inventario del patrimonio culturale immateriale costruito attraverso E.C.H.I. e che raccoglierà anche i materiali testuali e visivi prodotti da Alpfoodway.
La cultura del cibo nelle Alpi piemontesi è stata studiata e rappresentata da E.C.H.I. solo nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola, soprattutto grazie al lavoro svolto per la Regione Piemonte dalle antropologhe e collaboratrici di Dislivelli Maria Anna Bertolino e Giulia Fassio, che hanno raccolto materiali e testimonianze sulle molte declinazioni dei saperi legati all’alimentazione nel territorio più occidentale del Piemonte, dalla filiera del formaggio d’alpeggio in alta Val Formazza alla cultura della noce sulle sponde del lago d’Orta.
L’attività di ricerca che Dislivelli svolgerà in Piemonte per Alpfoodway partirà dall’importante eredità documentale e metodologica lasciata da E.C.H.I., per svilupparla con nuove prospettive metodologiche, definite insieme agli altri partner del progetto, e con indagini e raccolte di materiali negli altri territori alpini della regione, attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità locali che custodiscono, tramandano e praticano la cultura del cibo nelle Alpi.
Giacomo Pettenati

Info: www.intangiblesearch.eu