«Il turista non chiede più sistemazioni lunghe, di un mese, ma soggiorni corti, anche solo 3-4 giorni, con tutte le comodità. Wi fii, ovviamente, compreso».
Non ha dubbi Monica Simonetti, l’accorciarsi dei soggiorni dei clienti è una delle principali caratteristiche del “nuovo turista” del XXI secolo. E anche se il suo Luogo, Il mondo in valle, è aperto solo da due anni, Monica è nata e cresciuta nelle Valli di Lanzo. E il fenomeno del turismo in valle lo osserva da quando è nata.
«I nostri clienti sono solitamente persone molto impegnate lavorativamente – continua Monica – che chiedono di venire qui per staccare la spina e rilassarsi, godere di una buona cucina e passeggiare. Vengono anche solo per due o tre giorni ed essendo noi vicini a Torino, siamo molto agevolati. Inoltre dalle Valli di Lanzo verso la città quasi mai si fanno code la domenica per rientrare».
Una trasformazione culturale che investe in pieno l’economia valliva. Se a partire dai primi anni del XX secolo le Valli di Lanzo erano famose per essere la meta delle lunghe vacanze estive delle famiglie borghesi torinesi, oggi questa vocazione è venuta meno. Ma la vicinanza alla città e la bellezza e varietà dei paesaggi possono oggi richiamare un turismo di “nuova concezione”, che seppur ancora con numeri esigui, se adeguatamente supportato con strutture d’accoglienza adatte come Il mondo in valle, e con politiche di sviluppo sostenibile, potrebbero dare nuova linfa a un mercato turistico ancora asfittico e in crisi.
Maurizio Dematteis
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