«La Val Maira ha una tradizione un po’ particolare: qui non sono mai sorte grandi stazioni turistiche, chi arriva da noi cerca un approccio avventuroso alla montagna».
Alessio Gerthoux fa parte della società che dal 2010 gestisce il Campo Base di Acceglio, l’ultimo avamposto abitato della valle ai piedi del gruppo Castello-Provenzale. Una ex casermetta militare è stata trasformata in rifugio e, per chi vuole vivere un’esperienza più a contatto con la natura, in estate è il punto di riferimento di un’originale forma di campeggio semi libero che offre la possibilità di utilizzare le piazzole allestite o di isolarsi piantando la tenda dove si preferisce.
«Abbiamo preso in carico la struttura solo nel 2010, ma abbiamo osservato un discreto incremento di frequentatori in questi 3 anni di attività. Rispetto alla gestione precedente abbiamo assunto una mentalità più aziendale razionalizzando il lavoro da un punto di vista economico e abbiamo cercato di soddisfare i gusti della clientela che chiede un miglioramento della qualità dell’offerta, soprattutto in cucina dove vengono apprezzati i prodotti enogastronomici locali. I risultati si sono visti nell’aumento di ospiti in inverno e di persone che utilizzano il campeggio d’estate».
Da diversi anni la Val Maira è diventata una mecca per scialpinisti provenienti da tutta Europa grazie alla notevole varietà di versanti ed esposizioni che consentono di effettuare gite invernali e primaverili. E ancor più radicata è la tradizione escursionistica dei percorsi occitani che attraversano l’intera valle, di locanda in locanda, di rifugio in rifugio. A sentire Gerthoux, sono proposte che non passano certo di moda.
«Nella stagione fredda abbiamo prevalentemente sportivi che vengono per compiere escursioni sulla neve con le ciaspole o sci e pelli di foca. Gli italiani tendenzialmente in giornata, mentre sono numerosi i francesi che arrivano direttamente dalla montagna lungo il tour dello Chambeyron e ripartono la mattina seguente per valicare nuovamente lo spartiacque. I clienti estivi invece sono più vari: dalle famiglie ai gruppi di amici che vogliono vivere un’esperienza di campeggio, dagli escursionisti della domenica ai trekker che percorrono il Cammino Occitano o il tour estivo dello Chambeyron. A fine primavera e inizio autunno è il turno degli alpinisti attratti dalle splendide scalate nel gruppo Castello-Provenzale. Nelle mezze stagioni c’è una buona risposta di clienti quando si organizzano degli eventi o delle iniziative un po’ particolari; per il momento abbiamo fatto degli esperimenti che, però, richiedono un notevole sforzo aggiuntivo».
Simone Bobbio

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