Caterina Soffici, “Lontano dalla vetta. Di donne felici e capre ribelli”, Ponte alle Grazie in collaborazione con il Club Alpino Italiano, Milano 2022

“Lontano dalla vetta” di Caterina Soffici è scritto con la leggerezza che dà il cognome all’autrice, ma senza ombra di superficialità. Si respira come una lunga boccata d’aria di montagna, rinfresca il cuore schiarendo l’umore e le idee. Fiorentina e londinese, non montanara e nemmeno alpinista, l’autrice spiega con le parole meno conformiste che cosa sia diventata la montagna di oggi, un luogo in cui la cultura locale convive con quella globale, che non è solo dei turisti ma anche dei valligiani, perfino di quelli che resistono, e come ci si sente a viverci due anni a causa dell’Accadimento, quando si sognavano il caldo e le spiagge del Mediterraneo. Con dolce e affilata ironia, Caterina racconta come ci si sente quando non puoi più chiamarti turista sapendo che non potrai mai essere una della valle, dunque sei quasi sempre al posto sbagliato. Eppure, aggiungo io, sei l’embrione di chi abiterà i mondi di domani: cittadini e montanari con i tacchi e la Vibram sotto le scarpe, a tempi alterni, padroni di nessuna terra, abitanti del tempo nuovo.
Enrico Camanni