«Noi montanari abbiamo un cuore d’oro, ma fatichiamo a collaborare per il raggiungimento di un obiettivo comune. Una difficoltà che si amplifica quando si cerca di mettere in rete attività simili, le strutture ricettive del territorio, e teste diverse, i loro gestori. Che è quello che stiamo cercando di fare noi». A parlare è Silvana Lesne, volto della struttura Alpe Belvedere e anima del progetto Sentieri del Conte, una rete nata per collegare cinque realtà delle Valli di Lanzo: la casa per vacanze “Alpe Belvedere”, la casa per ferie “Le Lunelle”, il Bed & Breakfast “Giardino dei Marinai”, l’agriturismo “Azienda Agricola Fiorisca il Cuore” e gli accompagnatori di “Escuriosando Trekking”. «Il conte Luigi Francesetti di Hautecourt e Mezzenile, sindaco di Torino nel 1828 e presidente dell’Accademia di Agricoltura, ogni estate soggiornava presso il castello di Mezzenile che faceva da punto di partenza per le tante escursioni che in quegli anni compì alla scoperta delle Valli di Lanzo – racconta Silvana –. Armato di termometro e barometro faceva osservazioni e misure su rocce, flora e fauna locale, interessandosi anche alla vita dei montanari».

Puliti e predisposti i sentieri, strutture e organizzazioni si sono riunite in una rete che si impegna ad accompagnare i propri ospiti in itinerari escursionistici, culturali e di meditazione. «Il nostro intento è aiutare le persone a riscoprire il contatto armonico con la natura – continua Silvana –. Proponiamo attività fisiche, dal trekking al nordic walking, passando dalla mountain bike, ed esercizi per la cura di sé attraverso percorsi di crescita personale, meditazione, educazione alimentare».
La rete è maturata quest’anno: a inaugurare la stagione estiva è stato un percorso di cinque giorni attraverso i Sentieri organizzato in collaborazione con un’associazione medica bresciana che da diversi anni propone iniziative per promuovere la prevenzione delle malattie e la longevità in salute. «Hanno partecipato più di quaranta persone provenienti da tutta Italia – racconta Silvana –. Le attività di gruppo avevano come base operativa l’Alpe Belvedere, ma il percorso prevedeva soggiorni presso le altre strutture della rete e spostamenti a piedi lungo i Sentieri. L’esperienza è stata molto positiva e stiamo lavorando per organizzare altri eventi in autunno inoltrato». I numeri e l’interesse riscontrato hanno incoraggiato gli operatori della rete e soprattutto Silvana che all’Alpe Belvedere è abituata a lavorare con piccoli numeri, prevalentemente nei fine settimana: «La massa non ci cerca – ammette – tant’è che mio marito ed io ci occupiamo della struttura nel tempo libero, come seconda attività e al di fuori degli orari d’ufficio».
L’idea della rete è nata in risposta alle nuove esigenze del turista, così come gli operatori del territorio le hanno percepite, interpretate e accolte: «I percorsi sui sentieri del Conte e le attività proposte sono l’occasione per indirizzare i nostri ospiti verso la ricerca di quell’energia fisica e spirituale che spesso si smarrisce nel vortice dello stress quotidiano – commenta Silvana –. Accogliamo turisti che desiderano entrare in contatto con la natura, con la montagna e con le proprie emozioni e sensazioni. Che sono alla ricerca di un contatto umano: il gestore deve relazionarsi con loro, accompagnarli alla scoperta del luogo con narrazioni e consigli, e dedicargli il tempo per piacevoli chiacchierate».
Daria Rabbia

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