Il Rapporto annuale 2009 “I paesaggi italiani. Fra nostalgia e trasformazione” è arricchito da tabelle, box di approfondimento, numerose case-history, carte e fotografie, e pubblica in appendice la sintesi di un sondaggio fra geografi delle principali Università italiane sui possibili contributi della disciplina a vantaggio di un’ampia conoscenza, della tutela e valorizzazione dei paesaggi italiani. In occasione della presentazione, il curatore Massimo Quaini (Università di Genova) ha stilato un decalogo di buone pratiche per la difesa del patrimonio paesaggistico indirizzato alle istituzioni che del tema si prendono cura e carico, anche se dalla ricerca emerge la consapevolezza che «siamo tutti nella “stanza dei bottoni”: amministratori e politici, intellettuali e scienziati, giornalisti e imprenditori, associazioni e cittadini: le nostre scelte incidono su modelli di sviluppo e stili di vita e di consumo ai quali il paesaggio reale, anche quello politico ed economico, finisce alla lunga per conformarsi».
All’interno del Rapporto si trova un saggio di Maurizio Dematteis, dal titolo La rivincita delle “terre alte”, risultato di una serie di ricerche sul campo sui processi di ripopolamento delle montagne italiane, tra reinsediati, fenomeni di neoruralismo e immigrazione.

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