L’iniziativa è partita dall’Associazione Trip Montagna, coordinamento dei professionisti e degli imprenditori della montagna specializzati nell’offerta di turismo dolce, fatta di attività sportive, culturali e sociali a basso impatto ambientale, una forma di turismo che trova sempre più spazio all’interno delle scelte delle persone interessate alla montagna e che ne segna un’ascesa all’interno del nostro territorio montano. Per dare rappresentanza a questo mondo, Trip Montagna ha deciso di istituire un Osservatorio permanente che vuole monitorare anno per anno l’andamento del settore. La raccolta dei dati, che ha portato alla realizzazione della prima indagine sul turismo responsabile nelle montagne piemontesi, è stata resa possibile grazie alla collaborazione delle reti di professionisti aderenti al coordinamento, con al loro interno più di 600 attori territoriali: del Collegio Regionale Guide Alpine del Piemonte, dell’Associazione italiana Guide Ambientali Escursionistiche (Aigae),dell’Agrap (Associazione gestori rifugi alpini e posti tappa del Piemonte), e della rete Sweet Mountains.

Alla fine del mese di settembre (a stagione estiva conclusa) sono stati inviati i questionari per raccogliere informazioni e dati sulle attività turistiche, riferiti al periodo ottobre 2016 – Settembre 2017. Sono stati predisposti quattro questionari online: per le guide alpine, e per le guide escursionistiche –ambientali, che rappresentano i professionisti della montagna; per i gestori di rifugi e posti tappa (aderenti ad Agrap), e per i membri della rete Sweet Mountains, che rappresentano invece gli imprenditori della montagna. I dati emersi da quest’indagine hanno sottolineato la rilevanza, non solo dal punto di vista della sostenibilità ambientale, ma anche del ritorno economico, che il turismo dolce può avere sul territorio. I ricavi annuali prodotti dagli imprenditori e dai professionisti della sola rete di Trip montagna ammontano a 28.591.000 € con un indotto in termini occupazionali che vede coinvolte più di mille persone. Tutto questo, senza considerare la ricaduta che il turismo dolce opera a favore dei territori, in particolare dei produttori, artigiani e residenti del loco, che traggono benefici da questa forma di turismo votata al rispetto e alla consapevolezza della montagna, delle suo risorse, e dei suoi abitanti.
Questa prima indagine sul turismo dolce in montagna, i cui risultati pubblicati in pdf sono a disposizione attraverso il link che trovate al fondo dell’articolo, è stata il primo passo per costruire uno strumento permanente di rilevazione in grado di contribuire all’aumento dell’attenzione nei confronti del settore del turismo e al suo sviluppo sostenibile sul territorio piemontese, al fine di supportare gli enti locali e i membri della rete per il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza nella valorizzazione turistica sostenibile dei territori. Perché lo sviluppo sostenibile del settore del turismo costituisce un’importante sfida per garantire la sostenibilità economica senza rischiare di compromettere le risorse esistenti. Una sfida che Trip montagna ha intenzione di portare avanti attraverso il suo osservatorio.
Chiara Mazzucchi

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