Non è affatto vero che le Alpi siano popolate soltanto da anziani: dei circa 13 milioni di abitanti dell’arco alpino, circa due milioni sono costituiti da giovani con età compresa tra i 15 ed i 29 anni. Di loro si parla poco e, soprattutto, hanno poche possibilità di essere coinvolti nelle scelte che riguardano il futuro. Eppure saranno essi i diretti interessati, coloro sui quali ricadranno le conseguenze delle scelte, giuste o errate, che vengono effettuate dalla classe dirigente odierna. Siamo convinti che sia fondamentale che le generazioni future abbiano le stesse possibilità di quelle attuali. Per questo devono essere coinvolte nei processi decisionali da pari a pari. A che punto siamo riguardo al coinvolgimento giovanile nelle Alpi? Quali sono le condizioni normative nei diversi Paesi? Dove ci sono più opportunità e difficoltà? La Cipra ha curato un rapporto “Partecipazione giovanile nelle Alpi” facendo il punto della situazione. Il documento vuole anche essere un contributo alla messa in rete di tutte quelle organizzazioni che si occupano di partecipazione giovanile e di formazione ambientale. Quello che emerge dal rapporto è che molti dei giovani che vivono nelle Alpi vorrebbero impegnarsi a favore del territorio in cui vivono. Sanno di che cosa hanno bisogno e sono anche disponibili a impegnarsi direttamente per raggiungerlo. Questo potenziale va sfruttato. E’ necessario creare strutture per la partecipazione dei giovani quale prima “sfera di esperienza” dopo la famiglia e in questo dovrebbero essere prima di tutto i comuni e gli enti locali a impegnarsi.
La Cipra, da parte sua, ha istituito una Consulta giovanile: oggi dodici giovani provenienti da tutti i Paesi alpini forniscono consigli e indicazioni agli organi della Cipra sulle questioni strategiche. Sara Cattani e Cristina Della Torre, studentesse a Torino, ma originarie della Van di Non, sono due di loro. Con altri pari età di altri paesi alpini fanno parte della Consulta giovanile della Cipra che in questo modo intende aprirsi alle nuove generazioni. I membri della Consulta giovanile sono chiamati a occuparsi di temi di particolare importanza, non soltanto dal punto di vista giovanile. E non si può certo dire che non siano ambiziosi. Infatti, come primo passo hanno deciso di dedicarsi al tema della mobilità. Sull’argomento collaborano con le sette rappresentanze nazionali Cipra nei Paesi alpini e con altri giovani nell’ambito del programma europeo “Gioventù in azione”.
Prima di questo progetto è stata avviata la cooperazione con il Parlamento dei giovani della Convenzione delle Alpi (Ypac) già a partire dal 2006; nel 2012 con il supporto della Cipra diversi giovani dell’arco alpino membri dell’Ypac sono stati coinvolti direttamente nella settimana alpina young@lpweek di Poschiavo dove, tra le altre cose, hanno avuto la possibilità di portare ai ministri dei paesi alpini riuniti per la Conferenza delle Alpi le loro rivendicazioni.
Francesco Pastorelli