C’è stata una stagione in cui andavo spesso a camminare in giro per le montagne. Dove abito ora la montagna è lontana, poi faccio i conti con il tempo che manca sempre tra lavoro e famiglia, e ahimè, con i sopraggiunti limiti fisici… con il risultato che ormai lassù ci riesco ad andare troppo poco.
Ogni tanto io e mio marito ci concediamo ancora qualche incursione alpina, anche se molto più sedentaria di una volta. Ci piace andare sui passi più alti e spettacolari, parcheggiare l’auto, fare una breve camminata e chiudere la giornata con una polenta in uno di quei rifugi-trattoria lungo la strada: Sempione, Gran San Bernardo, Stelvio, Moncenisio, i passi dolomitici; sono luoghi stupendi e ogni volta sembra incredibile che siano così facilmente accessibili. Il mio preferito è anche uno dei più remoti: il Colle dell’Agnello, tra Cuneo e il Queyras.
Qualche anno fa ci siamo concessi invece i famosi trenini rossi del Bernina e del Jungfraujoch (l’itinerario ferroviario più alto d’Europa), al cospetto dei “giganti” svizzeri; costi proibitivi e ambienti un po’ asettici, ma c’è da dire che lo scenario naturale è davvero mozzafiato. Questa primavera siamo stati poi sulla rinnovata funivia del Monte Bianco, che ora si chiama “skyway”; ci ero stata da giovane, ma ne parlano tutti ed ero curiosa dei cambiamenti. Anche qui il contesto è impareggiabile, soprattutto dalla terrazza panoramica, ma mi è sembrato troppo affollato. La nuova struttura è bella e avveniristica, però forse un po’ invadente!
* Aostana, da molti anni vive a Bologna. Maestra elementare, ama dedicarsi ai viaggi on the road in giro per l’Europa e le sue tante montagne.