Enrico Camanni, “Se non dovessi tornare. La vita bruciata di Gary Hemming, alpinista fragile”, edizioni Mondadori, 288 pp, 19 euro

Come sempre, anche in questo libro, Enrico Camanni usa una scrittura asciutta, che misura le parole scegliendo sempre quelle giuste, con cura. “Se non dovessi tornare. La vita bruciata di Gary Hemming, alpinista fragile” è un lungo racconto che si fa fatica a non leggere d’un fiato. Una ricostruzione meticolosa ma per nulla pesante degli ultimi anni di vita di Hemming, il famoso alpinista bohémien, che scorre in una trama densa di incursioni nell’intimo dei personaggi, primo fra tutti Gary, alternate a pennellate su periodi storici incredibili come il Maggio francese a Parigi. Il libro ci accompagna nello spaccato di vita di un alpinista sicuramente straordinario, tanto affascinante quanto controverso, ma mai mitizzato. Un uomo con le sue eccellenze e le sue debolezze, capace di amare e farsi amare come di soffrire e farsi odiare. Ma sicuramente un uomo che ha cercato, non senza difficoltà, anche attraverso la sua attività alpinistica, di mantenere una coerenza e dei principi tutti suoi. Che alla fine gli sono, forse, anche costati la vita.

Maurizio Dematteis