Nel campo del turismo invernale la Regione Fvg ha affidato alla Promotur spa, costituitasi nel 1986, la gestione e la programmazione delle infrastrutture turistiche relative ai cinque poli sciistici regionali: Piancavallo, Zoncolan-Ravascletto, Forni di Sopra, Tarvisio-Lussari, Sella Nevea.
Negli ultimi anni la Regione è intervenuta, inoltre, a sostegno della creazione di un sesto polo a Pontebba-Pramollo e a supporto – più o meno convinto – dello sviluppo del centro di Sauris.
Il piano industriale della Promotur, che la società si è sempre rifiutata di divulgare, è stato approvato dagli organi direttivi della società stessa senza alcuna forma di dibattito pubblico.
Il piano non è stato assoggettato ad alcuna procedura di Valutazione ambientale strategica, nonostante i suoi effetti su ambiente e paesaggio, e nonostante le pesantissime ricadute sulla pianificazione urbanistica e di settore, comunale e regionale.
Il piano segnala, molto onestamente, che il mercato domestico è prossimo alla saturazione, e che vi è un esubero di offerta da parte della concorrenza, e che il trend economico è incline alla stagnazione, con un’offerta ricettiva attualmente disponibile (3740 posti letto tra 4a e 3a categoria) marcatamente sottoutilizzata; segnala inoltre che il prodotto turistico locale è debole con un processo di vendita frammentato, insufficiente e inadeguato.
Già negli anni ’80, infatti, la Regione Friuli Venezia Giulia aveva prodotto, nell’ambito dei propri programmi di sviluppo del turismo, un documento relativo a “Studi per il Piano di settore degli insediamenti turistico-montani del Friuli Venezia Giulia”, accuratamente eseguito dalla società R&P di Torino, secondo il quale la regione viene definita «a debole vocazione per lo sci da discesa».
I poli turistici invernali attualmente esistenti sono i seguenti:
– Piancavallo: quota minima delle piste: 1245 m; quota massima delle piste: 1865 m; innevamento programmato sci alpino al 100 %; 6 seggiovie; 1 sciovia; 5 tappeti campo scuola (di cui 2 coperti).
– Forni di Sopra: quota minima delle piste: 880 m; quota massima delle piste: 2067 m; innevamento programmato sci alpino 100 %; 4 seggiovie; 1 sciovia; 3 tappeti campo scuola.
– Ravascletto-Zoncolan: quota minima delle piste: 900 m; quota massima delle piste: 2000 m; innevamento programmato sci alpino: 100 %; 1 funivia; 5 seggiovie; 1 sciovia; 5 tappeti campo scuola.
– Tarvisio: quota minima delle piste: 900 m; quota massima delle piste: 2000 m; innevamento programmato sci alpino 100 %; 1 funivia; 5 seggiovie; 1 sciovia; 5 tappeti campo scuola.
– Sella Nevea; quota minima delle piste: 1103 m; quota massima delle piste: 2133 m; innevamento programmato sci alpino 80 %; 3 telecabine; 1 funivia; 4 seggiovie; 3 sciovie; 1 tappeto campo scuola coperto.
Gli elementi più interessante che traspaiono dai dati sopra riportati sono la bassa quota delle stazioni sciistiche, che vista l’evoluzione climatica si troveranno presto in area critica, e la quasi totale copertura delle piste per quanto concerne l’innevamento artificiale, con gli immaginabili costi annessi. Basti pensare che per innevare artificialmente il comprensorio del Piancavallo, zona senza sorgenti naturali in quota, si è dovuto procedere alla realizzazione di ben due laghi artificiali, in cui accumulare l’acqua necessaria, da pompare in estate prelevandola dal lago artificiale di Barcis, 800 m più in basso.
Walter Coletto