Il 26 giugno 2009 il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco accoglieva le Dolomiti nell’elenco del Patrimonio Mondiale, conferendo il massimo riconoscimento mondiale per un sito naturale. Il 13 maggio del 2010 nasceva ufficialmente la Fondazione Dolomiti Unesco: le Regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia assieme alle Province di Belluno, Bolzano, Trento, Udine e Pordenone si riunivano a Belluno per permettere una comune gestione del Patrimonio Mondiale, ottemperando così alla prima delle condizioni poste dall’Unesco.
In questi tre anni di vita la Fondazione, lottando contro problemi legati a dimissioni, litigi e difficoltà burocratiche e finanziarie, ha comunque tentato di fornire un contributo alla “conservazione ed allo sviluppo sostenibile delle Dolomiti”. Riuscendo a tenere insieme “le litigiose” regioni e province interessate al bene comune.
La Fondazione oggi lavora in stretta collaborazione e sinergia con i diversi servizi provinciali di riferimento ed è dotata di personale proprio. La sede finanziaria è a Belluno, mentre le sedi operative, con differenti compiti, sono collocate presso ciascuna delle cinque province.
Paola Matonti, già Segretario generale e in seguito Direttore generale della Provincia autonoma di Trento, attuale coordinatrice della Scuola per il governo del territorio e del paesaggio della Provincia di Trento, da due anni al coordinamento di Dolomiti Unesco, racconta a Dislivelli lo stato dell’arte della Fondazione.
Maurizio Dematteis

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