C’è un trenino che per decenni ha collegato la Valle di Cogne a quella centrale di Aosta. Serviva per portare il minerale allo stabilimento siderurgico della piana, ma è stato usato in tutte le emergenze, compresa quella dell’alluvione del 2006, per portare soccorso e medicine a una valle isolata dal maltempo che aveva cancellato le strade e impediva agli elicotteri di atterrare. Al tempo della Repubblica partigiana di Cogne portò a valle i combattenti per la libertà e riportò a casa i corpi dei giovani morti per la libertà. Nei primi anni del dopoguerra servì a trasportare i primi turisti a Pila dove un gruppo di giovani amanti della montagna aveva aperto un albergo-rifugio.

Oggi, dopo aver investito 30 milioni di euro per metterla a norma e renderla funzionale al trasporto passeggeri, gli amministratori regionali della Valle d’Aosta hanno bloccato i lavori e deciso di smantellarne i binari. Cogne si è ribellata a questa decisione e l’amministrazione comunale ha deliberato di acquistare gli 11 chilometri di galleria.
Nel frattempo sono state raccolte centinaia e centinaia di firma perchè il trenino del Dric diventi “luogo del cuore” del Fai e la lotta dei cogneins arrivi all’opinione pubblica nazionale.
Chi vuole aiutare la campagna di sensibilizzazione (entro fine ottobre), che può decretare la vita a la morte della memoria storica e della possibilità di futuro di questa bellissima e particolare vallata valdostana, può farlo andando sul sito del Fai, i luoghi del Cuore 2012: cliccare sulla scritta “vota”, selezionare la regione Valle d’Aosta, il comune di Cogne, la tipologia “ferrovia storica” e votare per la “ferrovia del Drinc“.
Oppure firmare l’apposita cartolina del Fai che si trova in tutte le filiali della Banca San Paolo. E’ un piccolo gesto che vale moltissimo.
Maria Pia Simonetti