L’Associazione Culturale Glocal Sounds, conosciuta a Torino per aver portato in città artisti provenienti dai quattro angoli del mondo, si cimenta per la prima volta alle alte quote della Valle di Susa proponendo l’ExilFest. Il Festival dei comuni dell’Alta Valle partirà da Torino il prossimo 10 luglio e in poco più di due mesi arriverà fino a Exilles, dopo aver fatto a tappa a Oulx, Salbertrand, Exilles, Chiomonte, Gravere, Meana, Moncenisio, Bardonecchia e Giaglione. La kermesse è uno dei dodici progetti vincitori del bando Festival Torino e le Alpi 2015 lanciato a inizio anno dalla Compagnia di San Paolo, che ha stanziato 300 mila euro per finanziare un programma di eventi culturali in quota con l’intento di unire le vallate alla città e animare l’estate delle montagne di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Già lo scorso anno, per la prima edizione del festival, il Forte di Exilles era stato scelto come location del Festival.
«Il nostro obiettivo è coniugare cultura e intrattenimento per raccontare passato e presente delle montagne che circondano Torino e trasmettere una nuova immagine del territorio dell’Alta Valle di Susa – spiega Matteo Negrin, presidente di Glocal Sounds –. Cercheremo di offrire nuovi stimoli al pubblico che già conosce e frequenta questi luoghi, intercettando anche nuovi target turistici trasversali a livello generazionale, con particolare attenzione ai più giovani». È proprio a Exilles che terminerà la kermesse, con una giornata dedicata alle famiglie che si potranno divertire tra le vie della cittadina alla scoperta di miti e leggende legati alla Maschera di Ferro, e l’appuntamento che porterà tra le suggestive mura del Forte lo spettacolo Santi Sociali del Piemonte per vivere l’edificio da un nuovo punto di vista, spirituale.
«Stiamo lavorando gomito a gomito con i sindaci dell’Unione Comuni dell’Alta Valle di Susa sui contenuti che il territorio può portare al Festival e su ciò che il Festival può restituire ai cittadini – continua Negrin –. Invece di far planare l’evento sulle teste del pubblico, abbiamo costruito l’ExilFest insieme agli enti e alle associazioni locali: un progetto culturale e di marketing territoriale». Un festival diffuso che toccherà location diverse abbracciando spazi e discipline disparati, dalla letteratura, alla musica, al teatro, senza dimenticare enogastronomia e artigianato. In cinque week-end tra luglio e agosto, la manifestazione si propone di offrire al pubblico una nuova lettura delle montagne valsusine e dei suoi abitanti, tanto lontana dagli stereotipi quanto vicina alla realtà di luoghi e territori che oggi possono rappresentare nuove opportunità economiche e socioculturali per la città.
Anche le alleanze intessute dall’associazione Glocal Sounds in questi mesi fanno ben sperare per il successo del Festival. «La Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura è il primo partner di questa cordata – continua Negrin –. Un sodalizio che, oltre a garantire una sinergia con il territorio, consentirà una capillare diffusione dell’evento già a partire dal prossimo Salone del Libro che si terrà a Torino dal 14 al 18 maggio».
Daria Rabbia
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