Le Valli di Lanzo, per via del loro patrimonio architettonico storico e recente, si configurano come un vero e proprio laboratorio ove sperimentare percorsi di riqualificazione al tempo stesso energetica, edilizia e insediativa del territorio. Il progetto AlpBC è stata l’occasione per esplorare alcuni scenari di sviluppo fortemente intrecciati con la cultura del costruire in ambito montano.
Il volto attuale delle Valli di Lanzo associa la presenza di un patrimonio architettonico storico fortemente compromesso nella seconda metà del secolo scorso (ma ancora in buona parte integro) ed un ingente stock edilizio di seconde case ad uno straordinario valore paesaggistico del territorio delle tre valli, le cui montagne, pienamente riconoscibili nei caratteri paesaggistici delle Alpi Graie Meridionali, restano luoghi di grandissima qualità ambientale, potenzialmente in grado di ospitare nuove forme di residenzialità o di turismo sostenibile. Una potenzialità questa che si alimenta anche della vicinanza con Torino e soprattutto della recente connessione della linea storica Torino-Ceres al Sistema ferroviario metropolitano (Sfm), che introduce – ovviamente – il tema fondamentale della mobilità sostenibile in contesto alpino. Le Valli di Lanzo si presentano oggi a tutti gli effetti come un territorio con spiccate caratteristiche metromontane; un territorio cioè in cui la prossimità all’Area Metropolitana Torinese, e la relativa facilità di connessione infrastrutturale ad essa, ha favorito la comparsa di logiche insediative di carattere prettamente metropolitano, inserite in un contesto alpino ancora fortemente caratterizzato.
L’ambito territoriale delle Valli di Lanzo si presta pertanto ad assumere efficacemente un ruolo di vero e proprio laboratorio ove sperimentare percorsi di riqualificazione al tempo stesso energetica, architettonica e insediativa del patrimonio presente sul territorio e soprattutto ove testare la validità di strumenti di indirizzo per le politiche locali che siano in grado di intrecciare i caratteri tipologici e morfologici del costruito e le relative performance energetiche con processi di ottimizzazione dei cicli di produzione e consumo locali.
Nell’ambito del progetto AlpBC, il gruppo di ricerca del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino ha elaborato un manuale che offre alcuni elementi di indirizzo alla progettazione a partire dall’incrocio tra temi energetici e processi di rivitalizzazione del patrimonio edilizio storico e recente, con un occhio di attenzione anche alla filiera del legno, risorsa potenzialmente utilizzabile in questo territorio.
Questo insieme di buone pratiche muove nella prima parte, dedicata alla riqualificazione energetica e insediativa alla scala territoriale, da un tema sovente sottovalutato: l’influenza della geografia (geomorfologia dei siti, clima, pedologia, ecc.) nella predisposizione di strategie energetiche per il territorio locale.
La seconda parte, dedicata alle strategie per la riqualificazione energetica e architettonica alla scala edilizia, fornisce articolate risposte puntuali in cui si affronta la questione dei possibili approcci al tema dell’efficienza energetico.
Il tema della riqualificazione energetica dell’edificio è qui posto in stretta relazione con i singoli caratteri delle differenti tipologie edilizie.
Per fare questo si è costruito un semplice strumento di indirizzo che – attraverso una sequenza di riconoscimento, diagnosi e azioni – è finalizzato a mettere in rapporto le possibili azioni di riduzione dei consumi o di produzione energetica con le differenti tipologie edilizie riscontrabili sul territorio.
Questa raccolta di linee guida ha finalità prettamente operative ed è finalizzata ad offrire uno strumento in grado di interagire in modo dialogico con le pratiche correnti. Essa è indirizzata prioritariamente a quattro tipologie di interlocutori: ai tecnici responsabili della pianificazione locale, ai quali si intende offrire un repertorio di temi emergenti e soluzioni conformi dal punto di vista dell’integrazione tra riqualificazione energetica e caratteri architettonici e insediativi, utili ad essere inseriti all’interno degli strumenti di governo del territorio (piani comunali e intercomunali, PAES ecc.); ai tecnici delle amministrazioni locali ed ai componenti degli organi autorizzativi delle trasformazioni (commissioni edilizie, commissioni locali paesaggio ecc.), ai quali questa raccolta intende fornire una serie di attenzioni in grado di agevolare il processo di esame e valutazione delle pratiche autorizzative; ai progettisti ed ai privati interessati a realizzare trasformazioni edilizie; agli esperti chiamati a valutare le iniziative candidate all’erogazione di finanziamenti pubblici.
Mauro Berta, Antonio De Rossi, Roberto Dini