«Sono i sindaci i protagonisti della Strategia nazionale delle Aree interne». Con queste parole il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti ha aperto i lavori del Forum Aree Interne 2017 (29-30 maggio) ad Aliano, area interna tra le aree interne, già zona di confino per il piemontese Carlo Levi, che ha visto giungere addetti ai lavori, esperti e interessati da tutto il paese. Un’invasione pacifica, che ha chiamato i pochi residenti del piccolo comune della Basilicata rimasti a fare a gara nell’accogliere al meglio l’ondata di graditi ospiti, in un crescendo di consapevolezza di essere, proprio loro, tra quei “custodi resilienti” di cui molti intervenuti hanno trattato e dei quali la Strategia aree interne ha un gran bisogno.
La Strategia coinvolge 71 aree selezionate con il supporto delle Regioni, per un totale di 4.181 comuni, oltre 180 mila kmq di territorio 13,28 milioni di abitanti. Delle 71 aree ben 11 sono giunte alla fase finale del processo preparatorio, cioè all’approvazione della Strategia d’area, una sorta di piano strategico concertato dal basso con il quale potranno finalmente attingere al “tesoretto” dei 600 milioni di euro a disposizione della Strategia per il finanziamento delle linee di intervento.
Il protagonismo dei sindaci delle Aree interne, ha spiegato ancora il Ministro De Vincenti, deve essere in grado di accompagnare il rafforzamento dei servizi e la ripresa dei territori promossa dalla Strategia stessa, in un’alleanza virtuosa tra azione nazionale, regionale e comunale.
«Bisogna dare spazio a creativi e innovatori ed evitare di rivolgersi sempre alle stesse realtà decotte», ha sottolineato Fabrizio Barca, già Ministro della Repubblica e padre putativo della Strategia Aree interne. «Tutti noi dobbiamo concorrere a promuovere una politica place-based capace di destabilizzare la vecchia classe politica per farla aprire al cambiamento».
Ad Aliano è stata battezzata la “community del cambiamento”, fatta di istituzione, mondo della ricerca, associazionismo e società civile. Insieme. Tutte realtà che hanno ormai compreso come «la propulsione del Paese non passa più per la città – ha spiegato l’onorevole Enrico Borghi, che ha preso il testimone della Strategia da Fabrizio Barca ed è attualmente Responsabile del Coordinamento nazionale dell’Attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne – ma per le aree marginali. E oggi la ripartenza del paese non può che passare per le Aree interne».
Tanti i temi trattati nelle sessioni parallele della due giorni di Aliano: dai servizi ecosistemici alla domanda di accesso alla terra, dalla valorizzazione del patrimonio diffuso, alla zootecnia sostenibile, dalle migrazioni in aree interne alla creatività e innovazione. Tanti fenomeni che coinvolgono i territori, e che la Strategia vorrebbe affrontare, discussi con la partecipazione dei principali attori territoriali coinvolti, tra cui l’Associazione Dislivelli.
Maurizio Dematteis
Ottimo cari amici. E un grazie di cuore a “Dislivelli” per la qualità e la costanza. Spero che qui nel NE d’Italia siano in molti a leggervi.