Il 6° convegno dell’Associazione Donne e Scienza, dedicato quest’anno a “La creatività delle donne come elemento di innovazione in ricerca e impresa” si terrà a Torino, al Museo Regionale di Scienze Naturali, dal 1° al 3 luglio 2010. L’evento, a cui sono state invitate ricercatrici, studiose e giornaliste che operano a livello internazionale, si inserisce tra le iniziative di ESOF2010, l’Euroscience Open Forum che si apre a Torino il 2 luglio.
Federica Corrado, urbanista del Politecnico di Torino e socia fondatrice di Dislivelli e Valentina Porcellana, antropologa dell’Università di Torino e socia Dislivelli, partecipano a Donne e Scienza con una relazione dal titolo “L’innovazione femminile delle Alpi”.
La relazione ha l’obiettivo di analizzare il potenziale creativo delle donne che abitano nelle valli alpine piemontesi, in relazione all’affermarsi di modelli innovativi di sviluppo. L’idea è quella di superare alcune rappresentazioni che legano la montagna a pregiudizi di immobilità e di maschilismo. Le società montane sono considerate tradizionalmente al maschile, sebbene la donna abbia sempre contribuito attraverso il proprio lavoro allo sviluppo della comunità. Anche nelle indagini a carattere storico, spesso la presenza femminile è data per scontata, tralasciata perché silenziosamente laboriosa, sottovalutata, quando non del tutto taciuta. Non per malafede, si intende, ma per abitudine culturale. Quell’abitudine trasferita alle scienze – anche quelle umane e sociali – che porta Marina Cavallera a sottolineare che «una storia delle Alpi che includa e inserisca le donne nel posto che loro spetta è ancora da scrivere».
Un altro luogo comune che riguarda l’ambiente montano è quello secondo il quale esso sia statico, fisso, poco incline al cambiamento rispetto ai contesti urbani. In realtà, nelle Alpi (e nella montagna in genere) da sempre esiste un lento, ma continuo adattamento delle comunità agli eventi esterni, che ha permesso la sopravvivenza dell’uomo anche in ambienti naturali molto difficili. Proprio in un contesto particolarmente complesso come questo, le donne hanno sempre saputo cogliere nessi sapienti tra identità e innovazione. Nessi che oggi si ritrovano in molte nuove – o rinnovate – attività che si stanno sviluppando in montagna grazie alla creatività e all’intraprendenza di donne, nate in montagna o che l’hanno scelta per viverci.
Attraverso l’analisi di alcuni casi di imprenditrici innovative si intende mettere in luce l’esistenza di un potenziale creativo al femminile delle/nelle Alpi occidentali italiane, che riesce a interpretare la marginalità fisica, e più spesso quella economica e sociale, come una sfida, mettendosi dunque in gioco con le proprie idee, i propri saperi, i ruoli della quotidianità, della donna e del lavoro.
Programma e info: www.donnescienza.it