Matteo ha ventisette anni, abita a Villanova Mondovì, frequenta la Valle Gesso da quando ne ha sedici e da molte stagioni lavora al rifugio Remondino. D’estate, quando non mescola ingredienti dietro ai fornelli, mescola colori dietro a un cavalletto e dipinge le montagne. Ogni dipinto viene eseguito dal vivo, nei pressi di un rifugio: ogni quadro è lo sguardo di un momento su una delle montagne più note delle Alpi Marittime, dalla Rocca dell’Abisso alla Rocca la Meja passando per la Nasta. Cinque dipinti sono diventati altrettante cartoline numerate e ogni cartolina si trova soltanto nel luogo presso il quale è stata dipinta: così la cartolina dell’Argentera si trova presso il rifugio Remondino, il Corno Stella al rifugio Bozano e così via. L’idea è quella di una piccola caccia al tesoro, che inviti al cammino e all’incontro, che renda alle immagini la dignità perduta: «Oggi si trova tutto dappertutto, immagini comprese. Vincolare ogni cartolina alla sua montagna è restituire le immagini ai luoghi». La ricerca delle cartoline implica inoltre una dimensione di dialogo con gli escursionisti: «Non tutti capivano subito. È stato necessario vincere la diffidenza iniziale, spendere parole per spiegare il meccanismo, ma poi chi lo ha inteso ha apprezzato l’iniziativa e ha affrontato volentieri un’altra lunga salita per aggiudicarsi la cartolina mancante».
Il progetto prende il nome di “Piccola Galleria delle Alpi Marittime” e vuole essere la prosecuzione di un percorso iniziato nel 2006 all’ombra del Colle Gregouri, in alta Val Maira. Allora il risultato di un’estate di vagabondaggi nelle Alpi Marittime di tre artisti poco più che ventenni (un pittore, un fotografo e un poeta) diventò la mostra in dodici pannelli  “Respirando. Un racconto per occhi di un viaggio d’estate” inaugurata al Festival della montagna di Cuneo e in seguito riproposta a più riprese sui due versanti delle Marittime. L’idea era quella di legare i ritratti delle vette  (“non scorci, non paesaggi, ma ritratti delle montagne come fossero i volti molteplici di qualcosa di più grande”), alle foto e alle parole in poesia scattate e scritte durante l’esperienza di vita e pittura in montagna. Il cammino non si è mai fermato e oggi la Piccola Galleria delle Alpi Marittime è diventata un sito (www.piccolagalleria.it) e soprattutto un contenitore aperto per progetti che mirano a creare situazioni inesplorate, fatte di incontri di persone e di esperienze vissute sotto il segno della strana coppia: arte e montagna. In montagna.
Irene Borgna