Dopo anni di lavoro nelle sale cinematografiche, tre proiezionisti decidono di fondare un progetto no profit per riportare la fruizione del cinema alle sue origini: itinerante, provvisorio, partecipato.
Le piccole multisale di quartiere o di provincia, come il Cinema Teatro I Portici di Fossano, dove lavorano Arianna Airaldi, Giacomo Chiaramello e Giacomo Cuppari, fondatori dell’Associazione Cinedehors, richiedono per sopravvivere un attento lavoro di costruzione di un pubblico consapevole e affezionato.
Differentemente da una grande multisala, qui il pubblico ha un contatto diretto con le persone che vi lavorano e sa di trovarvi una dimensione più a misura d’uomo, una programmazione variegata, di qualità e attenta alla cultura locale, e una conveniente politica tariffaria.
Nonostante questo, gli osservatori culturali italiani ci indicano che vedere un film al cinema sta diventando una buona pratica sempre più in via di estinzione, data anche la facilità di fruizione dei film sul web, sulle pay-tv on demand, su smartphone, computer e tablet.
La piazza virtuale sta sostituendo la piazza reale e i luoghi che ne erano il teatro sono svuotati della loro funzione. Il cinema stesso non perde la sua potenza narrativa, ma la visione di un film è sempre meno un “evento” ed è sempre meno un “evento sociale” se si svolge al di fuori della sala cinematografica.
Da queste considerazioni nasce la voglia di riportare il cinema a essere un evento popolare, nasce il desiderio di fare in modo che sia il cinema a muoversi verso il pubblico, nasce l’intenzione di utilizzare la potenza narrativa del cinema per riqualificare i luoghi e creare un evento a forte impatto sociale. Tutto questo non è possibile senza un pubblico attivo, che sia idealmente e materialmente coinvolto nell’evento, a tal punto da scegliere tramite un apposito sondaggio quale film andare a vedere e poi portarsi da casa la sedia, il cibo e le bibite, gli amici e magari la nonna.
L’Associazione ha all’attivo decine di proiezioni in piazze di quartiere, piscine, caserme, carceri, ville storiche ma anche aeroporti, stazioni ferroviarie e addirittura parcheggi, aree industriali e campi sportivi. Perché Cinedehors non è solo un film all’aperto, ma un’esperienza che crea una piazza dove non c’è o dove non c’è più, un modo semplice e innovativo per rivivere un luogo o viverlo in modo diverso.
Quando l’Associazione conosce il progetto Sweet Mountains di Dislivelli, riconosce da subito dei tratti comuni tra i propri princìpi e la filosofia di un turismo dolce, sostenibile, tipico e non invasivo. Cinedehors non vuole infatti essere un’esportazione della città in montagna, bensì una possibilità di creare un’occasione di incontro tra montanari e ospiti, un momento a volte puramente culturale, a volte puramente di svago, ma che sempre crea un senso di comunità anche tra persone che si incontrano per la prima volta.
Guardare un film in compagnia è un momento in cui recuperiamo una semplicità tipica dei bambini, in cui ci sediamo per farci raccontare una storia. Allora se questa storia la raccontiamo nei luoghi simbolo del turismo sweet, attingendo per esempio dalla enorme filmografia del Trento Film Festival, creiamo un evento culturale e diamo ulteriori spunti per conoscere la vita in valle.
Il nuovo sogno dei tre proiezionisti di Cinedehors è portare il cinema in quota, creando un calendario itinerante all’interno della rete Sweet Mountains.
La versatilità dei contenuti che è possibile proiettare può rivolgersi a un ampio spettro di pubblico, dalle famiglie agli sportivi, dai turisti sweet a nuovi potenziali clienti delle strutture; l’allestimento leggero dello schermo gonfiabile è assolutamente non impattante e si integra armoniosamente nei meravigliosi scenari delle valli; l’abbinamento delle proiezioni ad un’offerta enogastronomica o a passeggiate e visite guidate può arricchire l’esperienza; una comunicazione unica del calendario delle proiezioni può creare un’itineranza dei turisti che scoprono nuovi luoghi della rete; la stessa cooperazione di più soggetti della rete aiuta ad abbattere i costi delle singole proiezioni rendendo l’iniziativa più sostenibile.
Cinedehors è pronta a salire in montagna, dove le stelle sono più vicine.
Associazione Cinedehors