L’associazione culturale “Cantieri d’alta quota” nasce ufficialmente a Biella nel maggio 2012 con l’obiettivo di incentivare la ricerca, divulgazione e condivisione delle informazioni storiche, progettuali, geografiche, sociali ed economiche sulla realtà dei punti d’appoggio in alta montagna, luoghi “estremi” per eccellenza. L’associazione intende porsi come osservatorio e piattaforma d’interscambio per tutti coloro che operano in montagna, così come per coloro che la frequentano.
Tra le principali motivazioni che hanno portato alla sua nascita c’è la consapevolezza che, al di là della loro primaria funzione di punto d’appoggio per l’accesso e la frequentazione dell’alta montagna, queste costruzioni costituiscano un importante patrimonio dal punto di vista storico e culturale che merita di essere a tutti gli effetti annoverato tra le eccellenze architettoniche e paesaggistiche del Novecento. Le “storie” che caratterizzano la realizzazione di queste strutture sono l’intreccio di una pluralità di aspetti quali le origini della committenza, le modalità di gestione delle strutture, la storia dell’alpinismo, le culture tecniche e architettoniche, le vicissitudini sociali e politiche delle nazioni e delle culture locali.
L’associazione nasce a seguito della pubblicazione, nel novembre 2011, del libro di Luca Gibello Cantieri d’alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi (Lineadaria editore, Biella), che ha suscitato notevole interesse non solo tra gli addetti ai lavori ma anche tra gli appassionati della montagna. Il volume, che secondo la prefazione di Enrico Camanni è il «primo serio tentativo di scrivere la storia dei rifugi alpini», è già stato ristampato e ne è in corso la traduzione in francese e tedesco.
I soci fondatori sono innanzitutto quattro appassionati di montagna: Luca Gibello (presidente), storico e critico di architettura, caporedattore del “Giornale dell’Architettura”, Roberto Dini (vicepresidente), architetto e ricercatore presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, Giorgio Masserano (tesoriere) e Maria Carola Saccoletto, titolari dello studio Segnidartos di Biella, artefici del progetto grafico del libro e dell’intera comunicazione.
A partire dalla documentazione raccolta è stata prodotta anche un’agile mostra itinerante, a disposizione di enti, associazioni, privati. La mostra, intitolata Rifugi alpini ieri e oggi. Un percorso storico tra architettura, cultura e ambiente, ripercorre nel tempo e nello spazio alcune tappe fondamentali della storia della costruzione dei rifugi e dei bivacchi, attraverso una sequenza di suggestive immagini d’epoca e disegni, affiancati da recenti foto a colori d’autore, riprodotte in grande formato. La mostra è stata ospitata nel luglio scorso presso il prestigioso Portico del Lippomano a Udine e nella prima metà di agosto presso il rifugio Baita Tonda a Folgaria (Tn). Nel marzo del 2013 sarà nuovamente allestita a Trento in occasione di un convegno internazionale sulle tematiche della costruzione e della gestione dei rifugi alpini, alla cui organizzazione Cantieri d’alta quota sta contribuendo attivamente.
Nel prossimo futuro, grazie anche alla collaborazione dei soci, Cantieri d’alta quota si concentrerà nell’attuazione del progetto scientifico, al fine di proseguire nel lavoro di ricerca e divulgazione attraverso un censimento dei rifugi e bivacchi dislocati lungo l’intera catena alpina nelle varie nazioni, con l’obiettivo sia di definire percorsi tematici ad uso di escursionisti e alpinisti, sia di elaborare buone pratiche e linee guida d’intervento nella progettazione, manutenzione e gestione delle strutture.
Roberto Dini, Luca Gibello, Giorgio Masserano
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