La Compagnia del Buon Cammino, come narra la home del suo sito, nasce nel 1996 dall’idea di tre amici, appassionati da sempre di sport, cultura e gastronomia, ma soprattutto di montagna: Erio Giordano, Giulio Beuchod e Ermanno Bressy. E fin qui nulla di speciale, niente di diverso da molti altri gruppi di appassionati escursionisti. Ma basta addentrarsi un po’ tra i progetti e le iniziative proposte da questa realtà per capire che si tratta di qualcosa di speciale: un tentativo di promuovere “economia” per i territori interessati e “benessere” per i turisti coinvolti, attraverso l’escursionismo in montagna.
Sabato 19 maggio si è tenuta un’assemblea della Rete del Buon Cammino presso la sede del Parco Naturale del Marguareis di Chiusa Pesio. Ottima occasione per capire qualcosa di più di questa realtà complessa. Davanti a una sala gremita di amministratori pubblici, operatori e animatori del territorio, provenienti anche d’oltralpe, Ermanno Bressy, presidente dell’Associazione, ha illustrato uno degli ultimi impegni della Rete: il Progetto InterVall. Un itinerario escursionistico “tra memoria e realtà sui sentieri delle Terre di mezzo”, da Pagno e Vicoforte, per legare ancora una volta l’escursione allo sviluppo del territorio attraverso la valorizzazione dei “tesori”. Ma questa volta non solo più i “tesori” delle terre alte, ma anche quelli delle terre di mezzo. Una sorta di “Nuovo mattino” dell’escursionismo, che attraverso un cambiamento culturale in chi cammina in montagna, vuole dare la giusta dignità alle medie e basse valli alpine. Per sostenere quei veri e propri «presidi sociali che sono gli esercizi commerciali nelle Terre di mezzo», ha spiegato Bressy, coordinatore della giornata. «L’escursionista oggi vuole emozioni, sensazioni e enogastronomia – ha continuato Bressy –. E i territori devono fare animazione, lavorando con le Pro loco, in rete con le altre realtà territoriali». E tessendo reti lunghe per coinvolgere i territori lungo tutto l’arco alpino.
Il dottor Riccardo Pellegrino, responsabile del Reparto Allergologia e Fisiopatologia Respiratoria dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, collaboratore della Compagnia e animatore dell’associazione Relife respiro libero e felice, sottolinea l’importanza dell’escursionismo in montagna per la salute. Perché l’attività fisica in montagna, spiega il medico, concorre a prevenire e talvolta a migliorare molte delle patologie più comuni, da quelle respiratorie fino a quelle tumorali. E soprattutto concorre a ridurre la spesa sanitaria nazionale che grava su tutti noi.
«Dall’escursionismo nasce economia e benessere fisico», conclude Ermanno Bressy. Che sollecita tutti i sindaci e amministratori locali che collaborano con la Compagnia del Buon Cammino a realizzare Carte dei sentieri sui propri territori, che la Compagnia si impegna a diffondere attraverso la collaborazione degli ambulatori medici territoriali.
Maurizio Dematteis