Con le bandiere nere e verdi è partita l’edizione 2015 di Carovana delle Alpi, la campagna di Legambiente sullo stato di salute dell’arco alpino. Nove le bandiere nere assegnate ai nemici della montagna e nove le realtà virtuose che abbiamo voluto segnalare. Il dossier, costruito con la collaborazione dei regionali e dei circoli alpini di Legambiente, ci restituisce una fotografia a tinte contrastanti. Se da un lato si coglie il colore fosco dei progetti più impattanti, retaggio di vecchie idee sviluppiste, dall’altro brillano per smalto e vivacità le nuove esperienze virtuose. Le bandiere nere sottolineano il perpetrarsi di una visione distorta dello sviluppo, dove prevale l’idea di un’aggressione all’ambiente di alta quota con cemento, eliski, piste illuminate a giorno, anche di notte, innevamento artificiale a gogò, motoslitte o motocross e quad a seconda delle stagioni.
In netto contrasto con questo mondo, in parallelo se ne scorge un altro fatto di amministratori di comuni montani, aree protette, piccoli e medi imprenditori, gruppi o anche singole persone di buona volontà che faticosamente stanno cercando di riemergere in montagna attraverso il confronto con moderne forme di sviluppo dove è urgente un diverso modello di produrre, abitare e vivere. La risorsa naturale e culturale è e rimane la carta vincente su cui puntare, tanto che i nuovi sguardi dei turisti alla ricerca di emergenze culturali e ambientali ben si armonizzano con un’accoglienza locale più pronta del passato a ricevere. Diverse bandiere ci raccontano di come le specificità locali e la capacità di creare connessioni che uniscano arte, cultura, tradizioni, enogastronomia siano un importante strumento per il rilancio delle economie di montagna. Da sottolineare quanto le esperienze più innovative frequentemente nascano da una simbiosi tra le tradizioni locali e il know how appreso in città e portato in montagna.
In tutto questo Legambiente si vuole porre come facilitatore nel far convergere la sostenibilità sempre più verso un approccio territoriale e sociale, di “comunità”. Vogliamo favorire la costruzione corale di comunità di buone pratiche, capaci di superare le naturali barriere geografiche per contribuire a creare un nuovo protagonismo del tessuto socio-economico alpino che sposi la sfida ambientale come fattore competitivo capace di coniugare ambiente, economia, conoscenza, lavoro e abitare in montagna.
Le bandiere verdi 2015 vanno a Morgex in Valle D’Aosta, in Piemonte all’Associazione di promozione sociale “ColtiViViamo” di Roppolo, al Vicesindaco e Assessore alle risorse energetiche Angelo Tartaglia del Comune di Cantalupa (TO) e al Comitato Salvaguardia Monumenti Artistici e Ambientali (Co.S.M.A.). In Lombardia Legambiente assegna una bandiera verde al polo culturale Mercatorum e Priula – “Vie di Migranti, Artisti, dei Tasso e di Arlecchino”. Tre le bandiere verdi in Friuli Venezia Giulia: all’amministrazione dei beni civici di Givigliana e Tors (Ud), alla Regione Friuli Venezia Giulia per il collegamento ferroviario Mi.Co.Tra e alla Cooperativa Cramars e GAL Euroleader.
Nove le bandiere nere assegnate nel 2015 che vanno all’assessore al turismo e trasporti della Regione autonoma Valle D’Aosta Aurelio Marguerettaz, al Comune di Argentera (Cn) in Piemonte, ai Comuni di Bossico e Rovetta (Bg) in Lombardia. In Veneto la bandiera nera va al governatore Luca Zaia e al Ministro Graziano Delrio per il via libera alla nuova autostrada Valdastico Nord (A31). Ben tre bandiere nere in Friuli Venezia Giulia dove il triste vessillo viene assegnato a Marco Lenna, sindaco del Comune di Forni di Sotto (Ud), a Francesco Brollo, sindaco del Comune di Tolmezzo (Ud) e alla Comunità Montana della Carnia.
Chiude la lista delle bandiere nere il vessillo che unisce in negativo Lombardia, Trentino e Alto Adige/ Südtirol – e che, caso eccezionale, rappresenta un bis – per la proposta e l’avallo di un processo di scissione e declassamento del più grande Parco Nazionale delle Alpi e che va quindi al governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, al presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e al presidente della Provincia di Trento Ugo.
Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi Legambiente
Il dossier completo è al link http://bit.ly/1ieD39G.
La galleria fotografica dei gioielli e dei “pirati” della montagna: http://bit.ly/1MX9YLd.