Il mondo alpino si è trasformato nel corso del XX secolo con una velocità ed una intensità, per certi versi, tanto importante quanto alcune grandi aree dell’industrializzazione europea. Dapprima furono le ferrovie, poi la nascita dell’industria idroelettrica, poi alcune grandi avventure industriali e minerarie, quindi le grandi arterie di comunicazione europea e, infine, lo sviluppo dello sci e del turismo su larga scala. Tutto ciò è avvenuto, però, in un ambiente fragile, geograficamente ed orograficamente complesso, dove il territorio investito dalla sviluppo è stato, tuttavia, di modesta entità: il resto sono foreste e montagne, ghiacciai e fiumi.
Il Convegno, promosso dall’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti” della Fondazione Courmayeur, unitamente all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Valle d’Aosta, ha l’ambizione di coinvolgere un pubblico vasto e eterogeneo, presentando una progettualità specifica, che ha la capacità di considerare il territorio nel suo insieme, dimostrando come la qualità del costruito è elemento costitutivo fondamentale della qualità del paesaggio contemporaneo. Fare architettura nelle Alpi, ieri come oggi, significa anche trasformare il territorio contribuendo alla costruzione di un modello economico e di sviluppo, su cui si dibatte ogni giorno con più intensità e ricchezza di contenuti.
La giornata di studio, di confronto e di riflessione coinvolge intorno a questi temi esperienze e sensibilità diverse. L’architetto, docente al Politecnico di Torino, vicedirettore Urban Center Metropolitano di Torino Antonio De Rossi, farà una riflessione sulla qualità del costruito e lo sviluppo del territorio. L’assessore regionale al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti Aurelio Marguerettaz, l’ingegner Blengini e l’architetto Cillara Rossi presentano il progetto delle Funivie Monte Bianco, un investimento strategico per lo sviluppo turistico della Valle d’Aosta. La comunità di Vals (CH) evidenzia un processo di trasformazione in cui il rapporto tra cultura, architettura, fruizione del territorio e sviluppo economico delle aree marginali delle Alpi è quanto meno esemplare. I centri commerciali M-Preis, presentati dal moderatore del Convegno, Sebastiano Brandolini, mostrano invece la faccia migliore del commercio, inteso come àncora per la sopravvivenza demografica e sociale di vallate remote del Tirolo austriaco; molti sono gli architetti che hanno avuto l’occasione di progettarne uno, e interessanti i princìpi utilizzati, affinché i supermercati diventassero luoghi pubblici. L’architetto Cino Zucchi, con il progetto per gli Headquarters della Salewa di Bolzano, progettato insieme ai Park Associati, è testimone privilegiato di un complesso processo anche concettuale, che investe gli spazi urbani alpini, e il suo “prato in salita che si inerpica su una formazione rocciosa” ne è la più limpida testimonianza. L’architetto Paolo Bellenzier, nella sua funzione di coordinatore per la sensibilizzazione all’architettura moderna e contemporanea nella Provincia Autonoma di Bolzano, è un testimone chiave dell’architettura moderna e contemporanea alpina del territorio altoatesino. Con questi osservatori privilegiati potranno dialogare l’architetto Roberto Domaine, soprintendente per i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta e Sebastiano Brandolini, architetto e giornalista di grande sensibilità.