Lo scorso 20 novembre a Torino presso il Castello del Valentino si è svolta la prima giornata del convegno internazionale ”Alpi Architettura Patrimonio. Tutela, progetto, sviluppo locale” promosso dal centro di ricerca Istituto di Architettura Montana (Iam) del Politecnico di Torino in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.

Il convegno è stato un’occasione per discutere alcuni fra i temi più attuali per l’architettura nelle Alpi: la tutela del patrimonio costruito, la progettazione contemporanea di qualità, le strategie di sviluppo locale sostenibile.
La prima giornata, svoltasi il 20 novembre scorso, ha esplorato il ruolo del progetto di architettura all’interno del più generale dibattito sulla riqualificazione del territorio montano. Gli interventi della mattinata hanno affrontato il tema della qualità dell’ambiente costruito e del paesaggio mettendolo in relazione con gli aspetti culturali, storici e sociali e con gli attuali processi di trasformazione, patrimonializzazione e risignificazione dei territori montani. Alcuni interventi di carattere culturale e storico sul tema del patrimonio costruito – come quello di Panos Mantziaras della Fondation Braillard, di Caterina Franco dell’Ecole d’Architecture de Grenoble e di Rosa Tamborrino del Politecnico di Torino – si sono alternati alla presentazione di progetti di eccellenza nell’ambito del recupero e della trasformazione edilizia – i lavori dell’architetto grigionese Conradin Clavuot e quelli di Paolo Mellano nelle Alpi Marittime.
Non sono mancate le testimonianze di esperienze e iniziative in atto sul territorio portate da Dolomiti Contemporanee e Alpes, prima della chiusura della mattinata con l’intervento di Antonio De Rossi, direttore dell’Iam.
Nel pomeriggio si è svolta una tavola rotonda in due sessioni, dove i diversi attori della trasformazione del territorio alpino si sono confrontati sul ruolo del progetto di architettura come motore per uno sviluppo attento alle peculiarità della montagna.
Venerdì 11 dicembre prossimo, presso il Politecnico di Milano si svolgerà la seconda giornata dedicata alla tutela e al riuso del patrimonio costruito, con un focus sul XX secolo.
La ricerca sul patrimonio realizzato nel secolo breve (sanatori, stazioni sciistiche, alberghi, edilizia diffusa…) e gli interventi per la sua conservazione e recupero, saranno oggetto degli interventi della mattinata. La contemporaneità sarà la prospettiva attraverso cui discutere anche il tema degli insediamenti tradizionali, ormai ridotti in numero e consistenza e minacciati dall’abbandono o dalla speculazione, anche nelle più recenti mutazioni orientate a un malinteso aggiornamento prestazionale o efficientismo energetico. La tavola rotonda del pomeriggio lascerà la parola agli architetti che si confronteranno sui temi attuali e le difficoltà proprie dell’operare nel contesto alpino. La discussione metterà a confronto interventi di recupero e riuso altamente rappresentativi e condotti sia da professionisti della tutela, sia da architetti operanti nel settore privato, qui accomunati dalla consapevolezza di trattare un patrimonio fragile e limitato.
L’incontro è rivolto ai rappresentanti degli enti statali, regionali e locali, università e centri di ricerca, professionisti e imprese del settore delle costruzioni. Un itinerario di architettura con visite in Valtellina si svolgerà sabato 12 dicembre.
Roberto Dini

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