Promuovere il Patrimonio Culturale Alpino attraverso la valorizzazione delle tradizioni alimentari per creare un forte elemento identitario condiviso lungo tutta la catena montuosa europea. Questo lo scopo del progetto AlpFoodway, finanziato nell’ambito del Programma Interreg AlpineSpace, che vede come capofila il Polo di Poschiavo e Dislivelli tra i 14 partner coinvolti, responsabile del pacchetto comunicazione.
Si tratta di un progetto a cui lavoreranno per tre anni (2017-2019) 14 partner (guarda la lista dei partners) e 39 osservatori (guarda la lista degli osservatori) in 6 paesi a cavallo delle Alpi (Francia, Italia, Svizzera, Germania, Austria e Slovenia), con un budget di circa 2.500.000 euro. Il lavoro si dividerà tra la salvaguardia e la trasmissione dei saperi legati a tecniche di produzione, abitudini di consumo e antiche pratiche sociali, e l’attenzione alla conservazione dei tipici paesaggi produttivi alpini, fatti di pascoli, terrazzamenti e aree boschive organizzate.
I veri protagonisti saranno i territori e le comunità locali, con la loro storia e i loro saper fare, chiamate a condividere, in ambito transfrontaliero, tradizioni e paesaggi che identificano territori e popoli con una memoria comune da custodire, tenere viva e promuovere come valore culturale, sociale ed economico nel futuro dell’Europa.
I lavori del progetto Alpine Space AlpFoodway sono partiti ufficialmente nel mese di febbraio 2017 con il kick-off meeting di Marsiglia (2-4 febbraio) che ha visto riuniti tutti i partner dell’Arco e dove sono stati esposti i contenuti dei quattro pacchetti di lavoro (i WP) all’interno dei quali i partner dovranno collaborare:
– WP T1: a cura della Regione Lombardia (It), si occuperà dell’identificazione e dell’inventariamento del Patrimonio Culturale Alpino legato al cibo.
– WP T2: a cura Kedge Business School di Marsiglia (Fr), si occuperà di identificare le buone pratiche di valorizzazione commerciale collettiva del cibo delle Alpi.
– WP T3: a cura dell’Università delle scienze applicate di Monaco di Baviera (D), si occuperà dei casi pilota di trasferimento delle conoscenze legate al cibo delle Alpi in 10 aree pilota (guarda la lista delle aree pilota http://www.alpine-space.eu/projects/alpfoodway/en/pilot-areas)
– Wp T4: a cura del Centro di ricerca dell’Accademia delle scienze e delle arti slovena (Slo), si occuperà delle reti di trasmissione del patrimonio del cibo delle Alpi nello spazio e nel tempo e della costruzione di occasioni per aumentare la consapevolezza dell’importanza delle tradizioni alimentari delle Alpi.
Il lavoro congiunto dei partner e degli osservatori nella ricerca, mappatura e organizzazione di eventi promozionali di AlpFoodway, si pone anche l’obiettivo futuro di sostenere il percorso di iscrizione nella Lista del Patrimonio culturale Intangibile dell’Unesco della cultura alimentare montana.
E’ possibile seguire i lavori del Progetto AlpFoodway attraverso il sito ufficiale all’interno della piattaforma Alpine Space:
http://www.alpine-space.eu/projects/alpfoodway/en/home
e attraverso i suoi social network:
– Facebook
– Twitter
– Instagram
– Youtube
– Linkedin
Il Progetto AlpFoodway ha un budget totale di 2.540.566,15 euro, e un co-finanziato di 1.923.130,22 (85%) dall’ European Regional Development Fund attraverso l’Interreg Alpine Space programme.