Basta con la retorica del lamento delle valli alpine. Oggi le Terre alte sono quelle con il Pil più alto, sono diventate le zone a più alto sviluppo del paese. Nell’era del fordismo tutto era più semplice: c’era il capitale da una parte, il lavoro dall’altra e lo stato in mezzo che cercava di ridistribuire il reddito. Le comunità montane erano i sindacati, le “crocerossine” degli abitanti della montagna.
Ma oggi è tutto cambiato. Oggi “il margine”, e quindi anche le Terre alte, è attraversato dai flussi dell’ipermodernità. Flussi interessati a realtà come l’acqua, la finanza, la green economy o le grandi vie di comunicaione.
Andare a vedere i dislivelli significa oggi significa quindi capire come i flussi dell’ipermodernità stanno interessando il margine. E quindi le valli alpine.

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