Parco Nazionale del Gran Paradiso: in auto tra le nuvole
Dopo 21 anni il Parco del Gran Paradiso cancella il progetto “A piedi tra le nuvole”: la chiusura estiva ai veicoli privati per 8/9 domeniche all’epoca apparve innovativa, quasi rivoluzionaria, un’idea di mobilità dolce. Oggi si torna a salire in automobile.
Di Claudia Apostolo
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Dislivelli.eu n. 120 aprile 2024
Quali sono i servizi essenziali per permettere a famiglie e piccole attività economiche di vivere in montagna? Abbiamo chiesto a colleghi ed amici di darci uno sguardo qualitativo su un tema attuale che merita maggior attenzione. Se si vuole dare un futuro di speranza alla montagna.
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Metroservizi
Vuoi rimanere nel club dei territori di montagna abitabili? Devi permettere ai vecchi e nuovi montanari di poter accedere a una gamma di servizi abbastanza larga da reggere il confronto con quella urbana. Pena l’esclusione. Lo rivela la nuova ricerca sui Metroservizi realizzata dall’Associazione Dislivelli.
di Maurizio Dematteis
![Metroservizi](https://www.dislivelli.eu/blog/wp-content/themes/falkner/timthumb.php?src=https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/22aprile/thumb_apert%C3%ACura.jpeg&h=280&w=490&zc=0&q=85)
![Metroservizi](https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/22aprile/thumb_apert%C3%ACura.jpeg)
Il metromontano
I nuovi abitanti della montagna non sono più calamitati dall’industria turistica ma si potrebbe azzardare che sia il suo contrario ad attrarli o mantenerli in quota, o meglio un mix di agricoltura, turismo, produzione culturale e molte altre cose.
di Enrico Camanni
![Il metromontano](https://www.dislivelli.eu/blog/wp-content/themes/falkner/timthumb.php?src=https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_aprile_2024/cam_thumb.jpg&h=280&w=490&zc=0&q=85)
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La metroformazione
Formont è un’agenzia di formazione professionale nell’ambito delle discipline alpine della Regione Piemonte. Un eccezionale strumento per cogliere quelle che sono le richieste formative che arrivano dal territorio. Ne abbiamo parlato con il presidente Roberto Vaglio.
di Maurizio Dematteis
![La metroformazione](https://www.dislivelli.eu/blog/wp-content/themes/falkner/timthumb.php?src=https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_aprile_2024/vagl_thumb.jpg&h=280&w=490&zc=0&q=85)
![La metroformazione](https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_aprile_2024/vagl_thumb.jpg)
Servizi giovani e giovani servizi
La terre alte per tornare attrattive devono darsi davvero da fare. Su tutti i fronti: dalla formazione alla mobilità alla residenzialità. Altrimenti il concetto tanto caro della montagna come luogo di fiaba e magia verrà meno.
di Mattia Baldovin
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Metropolitane montane
Abbiamo chiesto a Pasquale Mazza, attuale sindaco di Castellamonte e consigliere delegato di Città Metropolitana di Torino, di raccontarci il suo impegno nella promozione dei servizi per evitare la desertificazione dei comuni, migliorando in primis viabilità e trasporti.
di Maurizio Dematteis
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![Metropolitane montane](https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_aprile_2024/mazza_thumb.jpeg)
Cura a domicilio
Per contrastare la periferizzazione dei territori montani bisogna promuovere una cultura della domiciliarità. È quanto professa La Bottega del Possibile, associazione di promozione di un sistema di welfare locale partecipato e di comunità.
Di Salvatore Rao
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Crescere i figli in montagna
Silvia Rovere, la combattiva sindaca di Ostana, ci racconta cosa vuol dire crescere tre figli nel piccolo comune della Valle Po. Dove al di là dei servizi quello che fa la differenza è capire il bello di poter stare su. Altrimenti è tutto inutile.
di Maurizio Dematteis
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Ali e radici
«Sono nata in un piccolo paese delle Alpi Cozie dove attualmente vivo. Ho studiato a Torino, Padova, Ecuador e Sudafrica. Penso sia fondamentale valorizzare le aree montane per mantenerne e possibilmente incrementare la popolazione residente».
di Margherita Dematteis
![Ali e radici](https://www.dislivelli.eu/blog/wp-content/themes/falkner/timthumb.php?src=https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_aprile_2024/ghita_thumb.jpeg&h=280&w=490&zc=0&q=85)
![Ali e radici](https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_aprile_2024/ghita_thumb.jpeg)
Di più e di meno
Risiedere in posti lontani dai grandi agglomerati urbani, si sa, comporta parecchi disagi. Ma il valore aggiunto rappresentato dall’atavico bisogno di adesione a una comunità e l’impegno prolungato a favore della collettività sicuramente sono un di più.
di Gianni Castagneri
Vivere in Valle di Viù
Posso permettermi di abitare quassù, dove i vicini e molti servizi sono distanti, perché, oltre a non avere figli da crescere, non ho bisogno di muovermi ogni giorno per lavoro.
di Riccardo Carnovalini
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Flussi alpini
Al problema dell’overtourism, cioè l’eccesso di turismo, si aggiunge la questione degli spostamenti nelle Alpi da parte di chi ci vive e lavora o studia. Laddove le condizioni del territorio lo consentono, c’è l’urgenza di trovare un’alternativa rispetto a una modalità ancora oggi in prevalenza basata sull’auto privata.
di Vanda Bonardo
![Flussi alpini](https://www.dislivelli.eu/blog/wp-content/themes/falkner/timthumb.php?src=https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_aprile_2024/bona_thumb.jpg&h=280&w=490&zc=0&q=85)
![Flussi alpini](https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_aprile_2024/bona_thumb.jpg)
Gruppo giovani CAI
Stefano Morcelli vive in Valtellina da 31 anni, in un piccolo comune tra Bormio e Livigno: conosce bene cosa significa abitare le terre alte e ne ha particolarmente preso consapevolezza anche grazie al periodo degli studi passato in una città come Brescia.
di Luca Serenthà
![Gruppo giovani CAI](https://www.dislivelli.eu/blog/wp-content/themes/falkner/timthumb.php?src=https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_aprile_2024/sere_thumb.jpg&h=280&w=490&zc=0&q=85)
![Gruppo giovani CAI](https://www.dislivelli.eu/blog/immagini/foto_aprile_2024/sere_thumb.jpg)
I servizi metromontani per le famiglie
Lunedì 22 aprile 2024 a partire dalle ore 16 si terrà la presentazione della ricerca “Servizi Metromontani per le famiglie e le imprese delle terre alte” sostenuta dalla Fondazione CRT e realizzata da Dislivelli, presso la sala degli Stemmi della Città Metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7.
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
Percorsi multimediali, mostre, concerti e appuntamenti annuali, come il primo mercatino di Natale in Piemonte, per far rivivere l’ottocentesco Forte di Vinadio. Che da struttura repulsiva diventa un’attrazione locale capace di richiamare oltre quindicimila visitatori ogni estate. Come? Attraverso l’affidamento del Forte da parte del piccolo Comune all’Associazione Marcovaldo, che lavorando sulla realizzazione e promozione di eventi in pochi anni ha portato benefici a tutta la società locale.
Maurizio Dematteis
Le bandiere del buon governo
Da otto anni la Carovana delle Alpi di Legambiente assegna le sue “bandiere nere, ferite aperte nell’ambiente alpino”, e le “bandiere verdi, buone pratiche e idee positive di sviluppo locale” a quelle amministrazioni, enti pubblici, associazioni e operatori che rispettano o meno i criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica indicati dalla Convenzione delle Alpi e dai suoi Protocolli attuativi.
Viganella allo specchio
La storia dello specchio di Viganella diventa un documentario: anteprima nazionale allo Spazio Oberdan di Milano e presentazione ufficiale al Festival di Locarno. “The mirror”, il documentario del regista canadese David Christensen, è dedicato all’originale idea del sindaco di questo piccolo borgo della Valle Antrona, che ha voluto installare uno specchio sulla montagna che sovrasta il paese per portare la luce del sole sulla piazza del municipio, altrimenti al buio per tre mesi all’anno.
Giacomo Pettenati
Si fa presto a dire fagiolo
L’antica coltura del fagiolo bianco nel piccolo comune imperiese di Pigna rischiava di perdersi. Ma grazie alla costituzione di un Presidio Slowfood, che fa balzare il prezzo al chilo da 5 a 16 euro, oggi i produttori sono oltre 70. Giovani, intraprendenti e organizzati in un Consorzio locale. Che ogni anno vede il suo prodotto esposto dalle vetrine di piazza Duomo a Milano a quelle della City di Londra.
Maurizio Dematteis
Bard: il Monte Bianco in una stanza
Che cosa passa in testa a un ragazzo al pensiero di scalare il Monte Bianco? Un’impresa da pazzi, una sfida da superuomini, un sogno romantico, una bizzarria d’altri tempi? O più semplicemente una stravaganza che attira e terrorizza al tempo stesso, perché un ragazzo di pianura sa poco o niente della montagna, e poi il Monte Bianco è la cima più alta d’Europa, lo scrivono i libri di scuola…
Enrico Camanni