Sabato 9 dicembre scorso, nell’ambito dell’iniziativa “Forte di Bard per la montagna”, è stato presentato presso il Museo del Forte di Bard in Valle d’Aosta, il modulo abitativo S.A.S.S.O. (Small Alpine Shelter for Scientific Observation) realizzato dal Team studentesco “Shelters – Architectures for the Alps”, formato da giovani studenti di architettura del Politecnico di Torino.

La principale attività del Team è la progettazione e la realizzazione di piccole infrastrutture e moduli abitativi a servizio di operatori, tecnici e professionisti che, a diverso titolo, lavorano nel contesto dell’alta montagna. Tale esperienza di didattica innovativa ha consentito agli studenti che ne hanno preso parte di sviluppare competenze progettuali a partire dalle condizioni intrinseche del contesto d’alta quota. In primis avviando una riflessione critica sul tema delle risorse ambientali e dei cambiamenti climatici basata sull’osservazione diretta dei fenomeni sul territorio. Di qui la necessità di sviluppare un’attenzione progettuale in relazione a tematiche differenti quali la protezione del paesaggio alpino, l’accessibilità, la messa in sicurezza del territorio, la valorizzazione delle risorse territoriali, il turismo sostenibile. Tematiche oggi più che mai emergenti che mettono in gioco aspetti quali la sostenibilità degli interventi, il rapporto con il paesaggio, la reversibilità degli interventi, la razionalizzazione dello spazio abitativo, l’uso di nuovi materiali e tecniche costruttive, l’efficienza energetica, il rilancio delle microeconomie locali.

S.A.S.S.O., progettato e realizzato nel primo anno di attività del Team, è un piccolo modulo abitativo a supporto del monitoraggio ambientale in alta montagna: osservazione e misurazione delle masse glaciali e nevose, acquisizione di dati idro-meteo-morfologici, sorveglianza dei fenomeni di dissesto. Tale struttura ha lo scopo di accogliere, dare riparo e mettere in sicurezza sia la strumentazione che il personale tecnico che temporaneamente necessita di uno spazio abitativo durante le operazioni in quota.

Il modulo abitativo, realizzato grazie al supporto dei fondi per la progettualità studentesca e numerose sponsorizzazioni di partner privati – tra i quali la ditta Edil-Art Ecò di Nus che ha sostenuto gli studenti nel cantiere didattico – resterà in mostra qualche mese presso il Forte di Bard per poi intraprendere un percorso espositivo itinerante, grazie al sostegno della CVA, ed in seguito essere collocato in un sito d’alta quota nella Valpelline. Qui rimarrà a disposizione dei ricercatori del Glacier Lab del Politecnico di Torino che svolgono attività di monitoraggio dei ghiacciai e delle caratteristiche ambientali della zona. Il Laboratorio lo utilizzerà anche per stage formativi e lo stesso sarà a disposizione di altri enti e tecnici che si occupano di monitoraggio ambientale. Tale attività rientra in un progetto più ampio di valorizzazione del territorio creato dalla Scuola di Montagna Sarvadza di Valpelline che promuove azioni di formazione, didattica e ricerca sull’alta montagna.

Il progetto si è avvalso delle competenze dell’Istituto di Architettura Montana – IAM del Politecnico di Torino ed è stato realizzato con il patrocinio di Fondazione Courmayeur Mont-Blanc, Arpa Valle d’Aosta, Habitons N(o)us, Diocesi di Aosta, e la collaborazione di diversi fornitori e artigiani di Piemonte e Valle d’Aosta quali Cobola serramenti, Treves serramenti, Sisto Girodo lattoniere, Thierry Buillet saldature, Borney Legnami, Fresia alluminio, F.B. Legnami, Gruppometal.

Studenti del team: Andrea Vernetti Rosina (referente), Sylvie Lettry, Marta Maria Toniolo, Emma Colella, Maddalena Gallotto, Alice Luppi, Matteo De Bellis, Matteo Deval, Federica Santi, Lorenzo Ciarfella, Giada Belviso, Martina Chiarabaglio, Stefano Iacovacci.

Docenti tutor: Roberto Dini – tutor (Dipartimento di Architettura e Design-DAD), con Alberto Cina, Stefania Tamea, Paola Marini, Paolo Maschio, Claudio De Regibus (Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI), Valerio De Biagi (Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica-DISEG).

Con il supporto di: Milko Rizzolo (Edil-Art Ecò) – coordinamento di cantiere, Cristian Bredy (guida alpina Scuola di Montagna Sarvadza) – didattica e formazione outdoor, Sisto Girodo – lattoneria, Thierry Buillet – saldature.

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