Da alcune settimane Dislivelli è stata coinvolta in un’interessante ricerca avviata dal reparto di Epidemiologia dell’Asl 3 di Torino – Grugliasco.
La ricerca è stata ideata nell’ambito della realizzazione dei Profili e Piani di Salute (PePS) del Distretto di Saluzzo, che hanno messo in evidenza la situazione particolarmente critica dello stato di salute degli abitanti delle alte valli Po e Varaita, e in particolare delle Unità Territoriali di Base (UTB) che fanno capo a Venasca e Paesana.
A fronte di questo quadro piuttosto critico, la ricerca ha individuato alcune situazioni puntuali in controtendenza, che hanno sviluppato processi virtuosi di vitalità economica, sociale e culturale e hanno rappresentato, tra l’altro, un argine al processo di spopolamento che ha colpito drammaticamente quei territori a partire dal secondo dopoguerra.
In particolare ci si è concentrati sulla comunità di Rore, frazione di Sampeyre, che presenta una situazione decisamente più favorevole rispetto a quella dei comuni circostanti dell’alta Valle Varaita.
La storia di Rore, comune a quella delle borgate circostanti fino agli anni ’70, è stata caratterizzata a partire da quel periodo dall’afflusso di diverse famiglie di nuovi abitanti provenienti dalla pianura, che si sono insediati sul territorio e che da allora sono parte attiva e trainante delle dinamiche sociali, economiche e culturali della borgata.
La ricerca viene condotta attraverso l’analisi di dati quantitativi e la raccolta di interviste a una varietà di soggetti, in modo da ottenere una panoramica completa sulla storia e sul presente di Rore.
Nello specifico, gli obiettivi della ricerca sono i seguenti:
– Ricostruire i processi che hanno favorito (o ostacolato) l’attivazione e il consolidamento della comunità locale dal punto di vista demografico, economico, di coesione sociale, di identità culturale e di capacità di costruire relazioni con l’esterno.
– Analizzare le possibilità di tenuta e riproducibilità di tali processi nei confronti delle nuove generazioni.
– Ricostruire la rete di esperienze virtuose che si stanno sviluppando in alta Valle Varaita e che possono costruire punti di forza per i comuni dell’alta valle.
Giacomo Pettenati