Si sono svolti sabato, 17 aprile a Breno in Valle Camonica il convegno ‘Una montagna di biodiversità’  e l’assemblea con cui AmAMont (associazione transfrontaliera italo-svizzera degli amici degli alpeggi e della montagna) ha voluto celebrare in modo non formale l’anno internazionale della biodiversità.
Dal Canton Ticino (da dove sono arrivati importanti contributi e testimonianze) al Trentino sta emergendo un modello convergente basato sull’alleanza strategica tra consumatori attivi e piccole aziende orientate alla sostenibilità, alla sobrietà energetica, alla valorizzazione della biodiversità. Che interpretano in chiave attuale il senso dell’operare in montagna unendo innovazione e tradizione.Le piccole aziende basate su modelli meno intensivi, la differenziazione produttiva e di servizi, il biologico, le filiere corte sono in grado di rispondere alle domande che provengono dalla società in materia di sostenibilità, biodiversità, prodotti di qualità nel senso integrale (organolettica, nutraceutica, etica).
Il professor Luca Battaglini (socio di Dislivelli) ed la dottoressa Manuela Renna (entrambe dell’Università di Torino). hanno portato esempi della numerose  razze allevate sulle Alpi e del significato della loro conservazione mettendo anche in evidenza come, almeno in alcuni casi, il solo riconoscimento e l’introduzione del premio di allevamento previsto dai Piani di Sviluppo Rurale delle regioni abbiano sortito una veloce e consistente ripresa numerica di popolazioni già ridotte al lumicino.

Info: www.amamont.org