InTERRACED–net è un progetto di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Svizzera, finanziato dal Programma Interreg Italia Svizzera 2014 – 2020.
Si tratta di un’iniziativa complessa e articolata che approfondisce e sviluppa il tema del paesaggio terrazzato transfrontaliero con un approccio multidisciplinare, coinvolgendo 9 partner (di natura pubblica e privata) tra Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta (Italia) e Cantone Grigioni (Svizzera).

Capofila di parte italiana del progetto è l’Ente per la Gestione del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone (LC), mentre per la parte svizzera la leadership del progetto è affidata al Polo Poschiavo. Sempre sul versante svizzero, in Cantone Grigioni aderisce al progetto anche la Fondazione Mont Grand. Per la compagine italiana, partecipano inoltre, in qualità di partner: l’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Ossola (VCO), Il Parco Nazionale Valgrande (VCO) il Parco Monte Barro (LC), la Fondazione Fojanini (SO), il Consorzio Forestale del Lario Intelvese (CO), il CERVIM – Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana (AO).
Un partenariato vario, articolato e rappresentativo di diversi saperi e conoscenze per affrontare una tematica che è di grande attualità e necessita di condivisione e scambio di esperienze che hanno permesso, a livello locale, il mantenimento e lo sviluppo di alcuni ambiti di paesaggio di grande significato storico testimoniale e agricolo produttivo.
Il paesaggio terrazzato è infatti un carattere distintivo del territorio transfrontaliero, spesso localizzato in aree di grande valenza ambientale (aree protette, siti Natura 2000, territori UNESCO).
Tuttavia, numerosi paesaggi terrazzati periferici subiscono processi di abbandono, con perdita di valori ambientali, culturali e identitari, patrimonio comune dello spazio transfrontaliero: risorse da riattivare in termini ecosistemici, fruitivi, di inclusione e sostenibilità.

Nell’ambito del progetto, avviato nel maggio 2019, il partenariato ha condotto un’approfondita attività di “lettura” e interpretazione dei paesaggi terrazzati dei territori dei partner; ambiti accomunati dalla morfologia  dei pendii e dei versanti, ma caratterizzati da una forte identità locale in termini di saperi, tecniche costruttive e di coltivazione: un patrimonio culturale e tecnico che il progetto InTERRACED intende condividere e riportare alla luce, rendendolo patrimonio comune dell’area transfrontaliera italo – svizzera.
Particolare attenzione è stata data, nella fase di studio, agli aspetti ambientali e naturalistici, storici ed etnografici, turistici.
Oltre ai dati e alle conoscenze tecniche, i partner hanno promosso un primo approccio partecipato alla dimensione del paesaggio terrazzato. Nonostante gli impedimenti e le limitazioni dovute alla pandemia, il gruppo di lavoro è comunque riuscito ad organizzare numerosi tavoli di lavoro virtuali per ciascun territorio, in cui gli attori locali hanno potuto interagire e confrontarsi con i tecnici e gli esperti al fine di disegnare un quadro di sintesi che ha individuato, per ogni ambito territoriale, criticità, opportunità, punti di forza e debolezze.

Si tratta, in estrema sintesi, di un complesso processo di analisi che è risultato fondamentale per compiere il passo successivo (tutt’ora in corso di lavorazione) che rappresenta il “cuore” del progetto InTERRACED.
L’obiettivo ambizioso del progetto è infatti quello di disegnare un Piano d’Azione per la conservazione e la valorizzazione del paesaggio terrazzato che sia condiviso e adottato da tutti i partner, così da dare al progetto un orizzonte di sviluppo coordinato nel medio – lungo periodo, attraverso l’unità degli intenti e il coordinamento di azioni locali e comuni a tutti i territori.
Attualmente è in corso la fase di stesura del Piano d’Azione, con il contributo specifico di tutti i partner.
Il Piano sarà inoltre accompagnato da un documento di maggior significato strategico e di intenti: la Carta del Paesaggio Terrazzato Transfrontaliero; un manifesto che, adottato da tutti i partner entro il termine del progetto, sancirà la volontà e l’impegno reciproco nel continuare il lavoro intrapreso durante i tre anni di sviluppo del progetto, costituendo una vera rete che condivide visione d’insieme e strumenti per realizzare il percorso delineato dal Piano d’Azione.
Daniele Piazza, direttore Aree Protette dell’Ossola