Il tema dei patti città-montagna riguarda da vicino le politiche metro-montane rivolte a riconoscere ai sistemi territoriali montani un’autonomia funzionale e giuridica che permetta loro di disporre delle proprie risorse e di programmare il proprio sviluppo. Occorre cioè dotare i sistemi di una capacità contrattuale che trasformi la tradizionale dominanza urbana e metropolitana in un’alleanza basata su un rapporto paritario sul piano giuridico.
La regolazione dei rapporti città-montagna è quindi un tema generale che riguarda da un lato le politiche di governance multilivello (come ad esempio i comuni montani, loro unioni, i sistemi di valle facenti capo a una città pedemontana, i loro rapporti con le metropoli vicine), dall’altro i mezzi per incrementare e regolare questi rapporti, che non possono essere lasciati solo al mercato, ma devono essere tutelati da strumenti giuridici a sostegno della capacità contrattuale dei sistemi montani stessi.
In questo numero estivo della rivista Dislivelli.eu siamo partiti dal recente lavoro editoriale di Federica Corrado “Urbano montano. Verso nuove configurazioni e progetti di territorio”, per chiedere a una serie di autori di riflettere sul tema dei patti città-montagna.
Buona lettura