Case Mandria, che gli anziani di queste montagne chiamato Luè, si trova all’imbocco della Valle di Susa. Oggi è totalmente invasa da rovi e giovani piante, anche se tra la selva si intravedono ancora i terrazzamenti da cui è circondata la borgata. Costruzioni a secco un tempo fondamentali per la sopravvivenza degli abitanti e che negli anni passati rischiavano di essere risucchiate per sempre dalla natura. All’epoca era una vita semplice, fatta di grano, mais, patate, castagne, mele e pere, magari un po’ di vigneto. E poi qualche vacca, capre, polli e conigli. Erano tempi sicuramente duri, ma si riusciva comunque a vivere, e le terre alte donavano tutti gli anni i loro frutti. Nel 2009 io e la mia famiglia abbiamo acquistato l’intera borgata di Luè, compresi i terreni circostanti, realizzando una pista forestale per accedervi. Poi ci siamo allacciati alla rete elettrica, e ora stiamo lavorando duramente per riportare in vita il castagneto, il frutteto e i vari terrazzamenti. Abbiamo ripiantato il vigneto e stiamo facendo dei progetti di recupero dei fabbricati.
Mauro Greppi

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