a cura di Daniela Poli, I servizi ecosistemici nella pianificazione bioregionale, University Press, 2020, Firenze, 140 pp
Questo agile libretto (140 pagine) tratta i servizi ecosistemici in un’ottica “territorialista”, cioè non solo come risorse naturali, ma anche come servizi eco-territoriali. Si tratta di un approccio che considera i benefici offerti da questi servizi (provenienti in gran parte da aree montane o comunque marginali) non tanto come beni mercificabili, ma soprattutto come mezzi per accrescere l’abitabilità e la resilienza dei territori, l’incremento e la riproduzione dei loro valori patrimoniali. Dopo una corposa introduzione della curatrice, affiancata da M. Chiti e G. Granatieri e un commento di Alberto Magnaghi, seguono sette capitoli in cui altrettanti specialisti trattano l’argomento sotto i suoi aspetti teorici, analitici e metodologici connessi con le politiche, i piani, i progetti territoriali e la valutazione degli interventi. Uno di questi capitoli a cura di G. Dematteis tratta dei servizi ecosistemici negli scambi montagna-città con riferimento alla ricerca svolta per Dislivelli nella città metropolitana di Torino assieme a F., Corrado, A. Di Gioia e E. Durbiano. Nelle conclusioni la curatrice sintetizza i punti chiave per “tracciare una rotta” che includa i servizi ecosistemici nella pianificazione territoriale.