La nostra rivista nel corso del 2019 arriverà al numero 100 e compirà 10 anni. In questo decennio Dislivelli.eu si è accreditata come un organo di informazione autorevole e riconosciuto a livello nazionale, oltre ad essere una delle poche testate periodiche rimaste nel panorama dell’informazione sui temi della montagna nel nostro paese. La sua forza è quella di aver sempre cercato di fare rete e accogliere i contributi delle più autorevoli e interessanti realtà che si occupano di temi montani, dai centri di ricerca ai giornalisti, dai ricercatori agli autori di libri e agli appassionati. Per questo motivo a partire dal numero di febbraio 2019, per festeggiare adeguatamente i due lustri, abbiamo chiesto ad alcuni amici di “fare squadra” con noi per raccontare a un pubblico sempre più vasto le trasformazioni in atto sui territori di nostro interesse. Le realtà che abbiamo coinvolto in questa nuova avventura sono la Strategia nazionale aree interne (Snai), con il suo enorme patrimonio di informazioni sulle aree montane e “non urbane” nazionali, comprese quelle dell’Appennino e delle Grandi isole; Legambiente nazionale Alpi, che ci aiuterà a riportare alla ribalta temi centrali e oggi considerati “poco sexy” come la salvaguardia del creato, la sostenibilità ambientale e l’importanza dell’equilibrio degli ecosistemi; gli amici dell’istituto di ricerca Eurac di Bolzano, con i risultati dei loro studi, tra i più avanzati sulle Alpi italiane di cultura tedesca e non solo. Insieme ovviamente ai “vecchi compagni di strada”: Cipra Italia, la “custode” della Costituzione delle Alpi, e lo Iam (Istituto di architettura montana), voce narrante della “nuova abitabilità” delle Alpi contemporanee.

Tutti insieme, accomunati dal desiderio di comunicare come le aree interne del nostro paese possono essere, e in alcuni casi già sono, oggetto di una rivalutazione economica, ambientale, culturale e sociale importante. Un racconto corale di un momento storico particolare in cui montagne e altre aree interne del paese ricompongono “i pezzi” per arrivare a cambiare la loro immagine di aree marginali. Un margine che, come spiega Aldo Bonomi, grazie a progetti di sostenibilità, valorizzazione di risorse naturali, reti di comunità e sperimentazione di nuovi stili di vita, oggi si fa centro. Territori che nella percezione comune ancora soffrono dalla “sindrome di Calimero”, ma che in realtà si stanno riorganizzando per “intercettare i flussi” di culture, persone, cose e finanze uscendo dalla loro posizione sfavorevole. Un fenomeno in atto che oggi viene indicato da più parti, ma che nessuno si occupa di raccontare con strumenti adeguati. E allora a tentare di colmare questo vuoto proverà Dislivelli.eu, grazie al gioco di “squadra” delle voci più autorevoli del paese sui temi della montagna, facendosi strumento a disposizione di un’opinione pubblica nazionale ancora poco cosciente del “cambiamento di pelle” in atto nel paese e bulimica di vecchi stereotipi (“Lassù gli ultimi”, “Il mondo dei vinti”, ecc.).

Dislivelli.eu attraverso la narrazione dei territori di mezzo racconterà gli effetti della trasformazione climatica, sempre più influente su scelte e strategie future del paese; gli effetti della trasformazione economica, che toglie il primato assoluto alla città rivalutando i territori un tempo marginali, ricchi di materie prime naturali, “spazi vuoti” da riempire e laboratori di innovazione; la trasformazione sociale e culturale del paese che produce nuovi tipi di residenze, frequentazioni e rapporti con la montagna e le aree interne.
Maurizio Dematteis