A 98 anni, dopo una vita lunghissima e piena, è morto Paul Guichonnet, uomo dalla cultura enciclopedica, uno dei più grandi specialisti di storia delle Alpi. Nato a Megève nel 1920, Guichonnet si laurea in storia e geografia a Grenoble, sotto la direzione di Raoul Blanchard. La sua tesi di dottorato a Grenoble è dedicata alla regione del Monte Bianco, con uno studio di geografia umana. In seguito è nominato professore alla facoltà di Scienze Economiche e Sociali dell’Università di Ginevra, di cui sarà preside due volte. È autore di circa 700 pubblicazioni, tra le quali vanno citate almeno Les Alpes et les états alpins (1966) e Histoire de la Savoie (1973), oltre alla fondamentale Histoire et civilisation des Alpes, tradotto in due volumi nel 1984 da Jaca Book.
Nel campo della storia delle Alpi c’è un prima e un dopo Guichonnet. Il prima risale a opere pionieristiche come Le Alpi nella natura e nella Storia di William Augustus Brevoort Coolidge, oppure a trattati di geografia come Les Alpes Occidentales di Raul Blanchard (1938-56) e Le Alpi di Giotto Dainelli (1963). L’opera collettiva Storia e civiltà delle Alpi a cura di Paul Guichonnet (Università di Ginevra, 1980) apre le porte a una lettura corale e multidisciplinare del divenire storico, fisico, geografico, etnografico e antropologico. Dopo tanti studi settoriali, finalmente l’universo alpino trae vantaggio da una visione complessa, che di lì a poco potrà definirsi “europea”.
Enrico Camanni