Chiara Pavan un giorno ha condiviso un sogno con un gruppo di amici: realizzare un ecovillaggio, autonomo e sostenibile, mettendo in gioco le competenze di ciascuno, che vanno dall’installazione di impianti solari all’agricoltura biodinamica. Il gruppo di trentenni ra il 2011 e il 2014 ha acquistato una piccola borgata composta da 8 edifici, in località Trune, nel piccolo comune valsusino di Condove, un angolo di montagna ben esposto, a 800 metri sul livello del mare, circondata da boschi, con castagni e terreni di pertinenza.

Non c’è corrente elettrica e l’acqua viene dalla sorgente. I ruderi si trasformano poco alla volta in luogo di produzione e accoglienza, rivolto ad adulti, bambini e ragazzi. Non un “semplice” agriturismo, ma qualcosa di più complessivo: il recupero integrale di una borgata, che viene assunta a dimora da chi l’ha ristrutturata e impreziosita da un allevamento ovi-caprino, con produzione casearia, agricoltura biodinamica e permacoltura. Oltre che, in futuro, l’avvio di attività didattiche rivolte ai bambini, come laboratori di bioedilizia, energia alternativa, orticoltura.
Paolo Meitre Libertini

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