Sei i giorni in cammino dal 20 al 25 luglio, 7 i rifugi che accolgono i trekker e offrono ospitalità fino a 30 persone impegnate nella traversata di forcelle e ghiacciai, 60 le mani che accarezzano una natura incontaminata, 200.000 i passi che costruiscono condivisione, coesione, testimonianza, 4.000.000 i respiri/sospiri per superare tutti i confini. E cancellarli. Questo il senso della grande camminata “verso il futuro” nel cuore delle Alpi Centrali, evento clou dell’estate di Mountain Wilderness: un progetto per rilanciare il Parco dello Stelvio e, insieme, la proposta del Parco Europeo delle Alpi centrali (PEACE) che comprenderebbe due parchi nazionali (Engadina e Stelvio), cinque parchi regionali (Adamello Brenta, Adamello lombardo, Orobie valtellinesi, Orobie bergamasche, parco del Garda) e due riserve della biosfera Unesco (Val Monastero e Alpi ledrensi) per un totale di 414,900 ettari di aree protette.
Al trekking e al concomitante meeting di arrampicata trad in programma il 18 e 19 luglio sulle parteti granitiche accessibili dal rifugio Segantini in Val Nambrone, alle pendici della Presanella (un invito a riscoprire il fascino delle scalate compiute utilizzando solo o principalmente protezioni mobili) è dedicato un fascicolo speciale di Mountain Wilderness Notizie diretto da Luigi Casanova che subentra a Roberto Mantovani mentre il sottpscritto ne è il nuovo capo redattore. Al suo interno il lettore trova tutti gli elementi necessari per costruirsi una corretta opinione del disastro avvenuto con lo smembramento del parco e – cosa più importante – può prendere coscienza di un possibile percorso per trasformare la sconfitta di oggi nella speranza di una più ampia vittoria nel prossimo futuro.
“Una battaglia di civiltà”, definisce nel notiziario questa grande campagna ambientalista Carlo Alberto Pinelli, accademico del Cai, presidente di Mountain Wilderness Italia. “Siamo ormai così mitridatizzati nei confronti delle malefatte perpetrate dalla politica nazionale, dai grand commis dell’amministrazione pubblica, dal mondo dell’imprenditoria, dal viscido sottobosco delle lobbies e dei faccendieri, che quasi più nulla ci scandalizza e indigna”, premette Pinelli. “E tuttavia desta sconcerto constatare il silenzio e la cinica indifferenza che hanno circondato, soffocandola, la notizia dello smembramento di uno dei maggiori e più antichi parchi nazionali italiani. Smembramento dovuto a un accordo sottobanco tra l’attuale compagine governativa e la Sudtiroler Volkspartei, per incassare i voti favorevoli di questa formazione politica alto atesina alla Camera e al Senato. Un’operazione di infimo conio, già tentata dal governo di Berlusconi ma bloccata in extremis dal presidente Napolitano, che è invece riuscita al PD di Renzi, malgrado l’opposizione delle associazioni ambientaliste e del mondo scientifico, marginalizzati dal totale disinteresse dei media e della complice sordità della classe politica”.
Mountain Wilderness Italia, in pieno accordo con il Club Alpino Accademico Italiano, Italia Nostra e alcune sezioni trentine dalla SAT, ha dunque deciso di non considerare chiusa e perduta questa battaglia di civiltà, di non cedere alla rassegnazione e di non arrendersi, anche se il misfatto è stato ormai compiuto e ratificato. Ma come? Mettendo in piedi, per l’estate del 2015 queste due manifestazioni molto diverse, ma collegate tra loro.
Il progetto viene presentato il 20 luglio alle ore 11 a Malé nella Sala della Comunità e lo stesso giorno la carovana dei trekker si mette in moto. Si arriva a Bormio il 25 luglio guidati da Fausto De Stefani, presidente onorario di Mountain Wilderness Italia, in coincidenza con la conclusione del Festival della Montagna “La Magnifica Terra” che dedica all’evento la serata conclusiva.
Roberto Serafin
Info: http://goo.gl/IxA49P