Il tendone bianco montato al Monte dei Cappuccini, sede dell’incontro dei ministri dei Paesi dell’Arco alpino riunitisi in occasione della XIII Conferenza delle Alpi a Torino, ha ospitato giovedì 20 novembre anche i numerosi interessati al seminario organizzato da Cipra Italia (di cui Dislivelli fa parte) dal titolo “Popolazione e cultura: le Alpi di oggi”.
L’incontro, moderato dal Vice presidente di Dislivelli Enrico Camanni, ha visto Paolo Angelini del Ministero dell’Ambiente italiano (reggente della Presidenza Italiana della Convenzione negli ultimi due anni), aprire i lavori, seguito da Federica Corrado, Presidente di Cipra Italia, che ha introdotto gli argomenti dell’incontro.
Molti gli specialisti intervenuti (vedi programma completo), tra cui Giovanni Viganò (Università Bocconi, Milano), Giuseppe Dematteis (Dist, Politecnico di Torino e Presidente Dislivelli) e Sara Leporati (Programma Torino e le Alpi Compagnia di San Paolo).
Fil rouge della giornata, la Dichiarazione Popolazione e Cultura della Convenzione delle Alpi, appunto, capitolo fondamentale di quella che si può oggi definire come la “Costituzione delle Alpi”. Perché il tempo della “montagna museo” o “parco giochi” della città, si è detto nel corso dell’incontro, ormai è finito. E ci si comincia a rendere conto che oggi la città deve cercare la sua strada di sostenibilità insieme alla montagna. Per dare un futuro a tutti gli abitanti del territorio, cittadini o montanari che siano. E allora ben vengano le reti, l’innovazione e le iniziative definite di “smart valley”, per rendere, anche, i territori montani attrattivi.
Un momento importante per Torino e tutto il Piemonte, che davanti a un uditorio internazionale ha potuto dimostrare come i ragionamenti di possibili sinergia tra città e montagna, qui da noi, siano già in atto. Grazie al lavoro e all’impegno di professionisti provenienti dal mondo accademico, da quello delle fondazioni bancarie, e dal mondo dell’associazionismo come delle aziende private. Sotto gli occhi attenti dell’Assessore regionale piemontese con delega alla Montagna Alberto Valmaggia. Giunto al Monte dei Cappuccini per ascoltare.
Maurizio Dematteis