Chi pratica la pastoria oggi in Piemonte? E’ vero che c’è un “ritorno” da parte delle nuove generazioni? Quanti modi diversi ci sono di “fare il pastore”? Chi sono e come vivono i pastori del XXI secolo?
Per rispondere a queste domande e per valorizzare l’attività di allevamento ovicaprino in montagna avvicinando un pubblico ampio ai temi del pastorialismo, un’équipe multidisciplinare dell’Università di Torino sta lavorando da quasi due anni alla realizzazione di un film documentario (blog: http://pastoripiemontesi.wordpress.com). Le storie di pastori raccontano di un’attività ancora profondamente radicata nelle pratiche tramandate di generazione in generazione, ma capace di rinnovarsi grazie all’apporto dei giovani impegnati nel settore; di una conoscenza profonda del territorio; di rispetto per i luoghi e per gli animali; di attenzione alla qualità della vita; di economia sostenibile. Le storie raccolte riguardano nomadismi e sedentarietà, famiglie e singoli allevatori, “nuovi” e “vecchi” abitanti della montagna, giovani e anziani, fatica, soddisfazione, paura, burocrazia, caparbietà, orgoglio, lavoro, passione.

I protagonisti
Ivan Monnet e la sorella Katia nascono in una famiglia di allevatori della Val Pellice. Ivan segue soprattutto il gregge di pecore, durante l’inverno pratica parzialmente il pascolo vagante, munge le pecore dall’autunno alla primavera. Della caseificazione si occupa Katia, che bada anche alle capre e alle vacche. D’estate salgono all’Alpe Giulian insieme al compagno di lei, Omar Davit, e al loro bimbo di pochi mesi. Hanno tutti meno di trent’anni.
La famiglia Giordano abita a Pontebernardo, in alta Valle Stura di Demonte. Battista, Lucia e il figlio Daniele allevano pecore di razza sambucana e producono formaggio. D’estate, quando il gregge sale all’alpeggio della Montagnetta, raggiungibile solo a piedi, li aiuta Andrea Gastaldi, un giovane “della pianura” che per passione è venuto a imparare a fare il pastore.
Silvia e Andrea Scagliotti hanno due figli piccoli e molti progetti. Dopo aver frequentato un corso di caseificazione, da alcune stagioni salgono in alpeggio a Pravaren (Val Cenischia) dove mungono e caseificano il latte di vacca, pecora e capra. Lo scorso autunno si sono trasferiti in una grande cascina in pianura, a Carignano. Andrea collabora anche con il cognato in lavori forestali. Sono affiancati nel lavoro da una famiglia di pastori provenienti dalla Romania.
Giovanni ed Elsa Vacchiero hanno figli grandi e cinque nipotini. Pastore fin da bambino, Giovanni pratica il pascolo vagante. Un lavoro faticoso che gli è costato qualche serio problema di salute. Per questo motivo Elsa, che non ama la pastorizia, anche se per anni ha lavorato negli alpeggi valdostani a “fare le stagioni”, lo segue e lo aiuta in tutte le sue attività.
Fulvio Benedetto è un pastore vagante, il suo gregge non ha mai conosciuto una stalla e si sposta a piedi dall’alpeggio in Val Chisone fino alle colline dell’Astigiano. Fa questo mestiere per passione, in alcuni momenti ha pensato di ridurre il numero degli animali (ma mai di cambiare lavoro). Adesso spera che la figlia Milena, terminati gli studi, venga ad aiutarlo, visto che rivede in lei la sua stessa passione per gli animali.
Il film documentario è realizzato all’interno del progetto della Regione Piemonte “ProPast -Sostenibilità dell’allevamento pastorale: individuazione e attuazione di linee di intervento e di supporto”.
Riprese e montaggio sono realizzate dalla casa di produzione Video InOut di Torino
Valentina Porcellana

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Info: http://pastoripiemontesi.wordpress.com