Mercoledì 29 gennaio, presso la sede del Cai Nazionale di Milano, la responsabile ricerca dell’Associazione Dislivelli, Federica Corrado, attualmente ricercatrice universitaria in Tecnica e pianificazione urbanistica presso il Politecnico di Torino, è stata nominata Presidente della Cipra Italia. Un segnale importante per la prestigiosa associazione, che sottolinea elementi di continuità nel lavoro di promozione dei principi sanciti dalla Convenzione delle Alpi uniti a spinte di forte innovazione nella ricerca delle strade più appropriate per un utilizzo e una valorizzazione delle preziose risorse alpine. Il presidente uscente Oscar del Barba, in quota Cai, si è apprestato a passare il testimone a una figura per certi versi un po’ insolita nel panorama delle associazioni che si occupano di montagna: una ricercatrice universitaria, giovane e donna.
L’associazione Dislivelli, dopo tre anni di stretta collaborazione con la Cipra Italia, ha deciso, in accordo con le altre realtà che ne fanno parte, di impegnarsi una volta di più nella valorizzazione e nel rilancio dell’autorevole Commissione.

«Il mio contributo in Cipra Italia – spiega la neo presidente Federica Corrado – è caratterizzato dalla mia formazione di ricercatrice e in qualche modo rappresenta proprio l’occasione per far dialogare due realtà, quella dell’associazionismo e quella della ricerca, al fine di costruire insieme una metodologia di lavoro per lo sviluppo sostenibile delle Alpi. Inoltre, anche dal punto di vista della comunicazione, insieme ai colleghi di Dislivelli e agli altri soci di Cipra Italia, si intende mettere in campo un lavoro congiunto per aumentare la visibilità della stessa Cipra Italia».
Ottimi presupposti di inizio biennio. Ma quali sono gli obiettivi specifìci di questo mandato presidenziale?
«E’ necessario impegnarsi in un percorso di rafforzamento delle reti esistenti – continua Federica Corrado – e di costruzione di nuove relazioni virtuose con i soggetti oggi impegnati in uno sviluppo durevole delle Alpi, tenendo presente che non basta muoversi in un’ottica nazionale, ma bisogna assumere una visione panalpina in vista della costituenda macro-regione. In questo percorso sarà importante costruire momenti di confronto inclusivi rispetto alle tematiche emergenti sullo sviluppo dei territori alpini, mettendo in valore anche la collaborazione con l’attuale Presidenza italiana dalla Convenzione delle Alpi».
Quale sarà il primo passo della nuova presidenza?
«Nel primo periodo di quest’anno dobbiamo lavorare a un confronto interno alla Cipra Italia, aperto e condiviso, al fine di mettere a fuoco quelle declinazioni territoriali che oggi caratterizzano un’azione di protezione delle Alpi, che partendo dal riconoscimento del valore delle tradizionali risorse alpine riesca a innescare strategie sostenibili e innovative di sviluppo nelle/delle Alpi».
Maurizio Dematteis