Ho creato la pagina web Rifugiaperti nella primavera del 2013, con l’intento di presentare una mappa  sui rifugi di tutto l’arco alpino. Sono nato a Torino e mi sono trasferito in Veneto da dieci anni: ho quindi potuto fare esperienza diretta di cosa significhi la differenza tra i posti dove “nevica firmato” (per usare una felice espressione di Mauro Corona) e quelli dove nevica e basta. Le Dolomiti ad esempio sono splendide, ma assolutamente abusate, e frequentarle fuori stagione è il modo migliore per apprezzarle. Ai margini del territorio dolomitico ci sono aree morfologicamente molto diverse, ma turisticamente interessanti, dove si trovano buoni prezzi e soprattutto si trova posto anche in alta stagione. E la ricerca di questi luoghi è stato il primo motore di Rifugiaperti.
Oggi l’informazione principale, e che richiede l’aggiornamento più frequente, è quella sui periodi di apertura delle strutture, vero valore aggiunto del sito. Fin dall’inizio, come dicevo, partendo dai miei interessi personali, ho cercato di rivolgermi agli esploratori della montagna, da ovest a est, curiosi di scoprire nuove località. L’idea di base del mio sito è quella di stuzzicare la curiosità stimolando i visitatori a scoprire i rifugi più nascosti, anche quelli dove magari non si arriva con un mezzo motorizzato. Fermo restando che l’inserimento di nuove realtà ricettive è sempre ben accetto, compresi ovviamente anche i rifugi raggiungibili con l’auto, con gli impianti di risalita, oppure gli alberghi in quota e i punti ristoro, personalmente amo particolarmente gli alpinisti che prediligono ancora le zone defilate, gli escursionisti in cerca di pace e quiete, e durante l’inverno, ciaspolatori e scialpinisti. Mi piace la calma, il passo lento, ma soprattutto l’accoglienza calda e il buon cibo.

Vi racconto tutto questo perché, con l’aiuto della rivista Dislivelli.eu, vorrei trovare degli amici che condividano i miei interessi e siano disposti a collaborare all’inserimento dei dati all’interno del sito e all’animazione della pagina facebook www.facebook.com/RifugiAperti, che di fatto funge da blog del sito. Basta un rapido sguardo alla mappa per notare come il sito sia più sguarnito in Lombardia, Friuli e Alto Adige, tutte zone nelle quali io riesco a coprire meno il sevizio. Ma se crescessero l’interesse e la partecipazione al progetto Rifugiaperti sono convinto che potrebbe diventare un punto di incontro per chi ama il turismo in montagna “fuori dai soliti giri”, e magari catturare l’interesse di qualche sponsor disposto a condividere l’avventura.
Paolo Traves

www.rifugiaperti.it

www.facebook.com/RifugiAperti