PolitichePiemonte n. 21, Aree protette, novembre 2013, redatto in IRES Piemonte
L’ultimo numero dell’interessante rivista web PolitichePiemonte, dell’Ires di Torino (http://www.politichepiemonte.it), affronta un tema che ben si inserisce all’interno del nostro numero dedicato al turismo invernale senza impianti di risalita: l’importanza strategica delle aree protette all’interno delle strategie di sviluppo sostenibile dei territori.
Come scrive l’architetto Paolo Castelnovi nella sua introduzione, «nel deserto delle competenze integrate di gestione del territorio alla scala intermedia brilla, come il monoculus in orbe caecorum, il caso unico dei Parchi». Che seppur con tutti i loro problemi legati al momento contingente, continuano ad essere degli importanti “motori di sviluppo” per molte piccole imprese legate al turismo montano sostenibile. E nonostante che, sottolinea l’autore, «la fase recessiva che sta minando anche l’attività degli Enti Parco». Questo non vuol dire che venga meno la loro caratteristica di essere «un soggetto istituzionale diverso da un Comune che può partecipare fattivamente ad amministrare un territorio ampio, curandone la gestione senza avere come fine l’uso produttivo ma la valorizzazione delle risorse».
Sara Levi Sacerdotti e Massimiliano Coda Zabetta, di SiTI-Istituto sui Sistemi Territoriali per
l’innovazione, nel loro contributo alla rivista sottolineano come «in Italia le aree naturali protette rappresentano contemporaneamente strumenti di difesa e tutela della natura e un’importante fonte di sviluppo economico sostenibile, ossia una fonte di crescita sociale e dell’occupazione». Con buona pace di quelli che pensano, e sono purtroppo ancora tanti, che i parchi e le aree protette vadano aggiunti all’elenco delle istituzioni inutili.
Maurizio Dematteis