Zanderigo Rosolo G. (2012), Sedotte, abbandonate e…peggio. Sogni, corredi e delusioni di Tonia, Orsola, Maddalena ed altre donne del Cadore antico, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, Serie “Storia”, Belluno, pp. 222,  15,00 euro.

Il volume analizza in chiave storico-giuridica la condizione della donna in Cadore tra il 1500 e il 1700. In particolare partendo dalla descrizione di nove processi molto “rustici” a donne residenti in Cadore (Orsola da Laggio, Tonia e Giovanna da Lorenzago, Maria da Valle di San Pietro, Sabata da Gera, Brigida Mora da Perarolo, Antonia da Vinigo, Maria da Ampezzo e Elisabetta da Candide), l’autore rileva una condizione femminile subordinata a una normativa e a uomini molto lontani dal rispetto reciproco.
Ma le donne non sono del tutto prive di armi: spesso la scaltrezza le rende “streghe” e pronte ad affrontare anche le condizioni di vita più disonorevoli e deplorevoli, nonostante la loro volontà di “farsi giustizia”.
Zanderigo Rosolo riesce quindi, attraverso un susseguirsi di capitoli e vicende al femminile, a trasmetterci uno spaccato della vita cadorina e montana di qualche secolo fa, che spesso fa riflettere e pensare a quanta strada da allora si sia fatta, e quanta invece sia ancora tutta da percorrere.

Zanderigo Rosolo G. (2013), I laudi delle Regole di Candide, Lorenzago e San Vito in Cadore, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, Serie “Diritto regoliero” – 3, Belluno, pp. 583,  50,00 euro.

Si tratta di un tomo giuridico che lascia ben intendere quanto lavoro l’autore abbia dovuto svolgere per riportare alla luce gli aspetti giuridici più profondi che hanno permeato il Cadore dal 1300 a oggi. In particolare, dopo aver affrontato alcuni aspetti generali relativi alle regole comunitarie locali del Cadore (es. le votazioni, le giurisdizioni, la gestione dei boschi e dei pascoli, la polizia urbana, gli affitti, usi civici, ecc.), l’autore propone, strutturando la seconda parte in tre sotto capitoli, le Laudi, ovvero i regolamenti di tre comuni: Candide, Lorenzago e San Vito di Cadore.
Il volume è importantissimo per la storia del diritto, ma specialmente è utile per gli attuali “regolieri” e, in particolare, per gli amministratori di Regola, affinché tengano presente l’evoluzione della normativa locale sempre attenta ai tempi e sempre mirante alla salvaguardia dei beni e delle persone che abitano la montagna, in generale, e il Cadore in particolare.