Il mondo in valle
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Pessinetto fuori è una borgata del Comune di Pessinetto, in Provincia di Torino, nelle Valli di Lanzo, in cui abitano circa 150 degli oltre 600 residenti del comune.
Come per il resto delle Valli, anche Pessinetto, che un tempo ospitava vigne, coltivazione di patate, segale, legumi, orzo e canapa sui terrazzamenti che ne caratterizzavano i suoi versanti, nel corso del XX secolo andò incontro a un veloce declino demografico che, già prima della seconda guerra mondiale, vide la popolazione dimezzarsi.
Fortunatamente, da qualche anno, “l’emorragia” anche qui si è arrestata, e si sta registrando un timido segnale di alcuni nuclei familiari giovani che hanno preferito continuare a vivere in loco o deciso di lasciare la pianura per trasferirsi in quota. Anche se la prevalenza di una fascia di popolazione anziana, rispetto a quella giovanile, è ancora oggi molto accentuata.

«Qui a Pessinetto Fuori – racconta Monica Simonetti, titolare de Il mondo in valle – vivono ancora diverse famiglie. Molte con bambini. Ed è qui, dove sono nata e cresciuta, che abbiamo deciso di aprire la nostra locanda con camere in affitto».
Capitava che nel centro alla borgata, proprio affacciato sulla piazza principale, ci fosse un edificio abbandonato da anni. E che Monica con il marito Danilo abbiano deciso di rilevarlo per ristrutturarlo e creare un’attività di ricezione turistica. «Mio marito faceva il muratore in valle – spiega Monica – e io lavoravo al negozio della società cooperativa locale. Abbiamo deciso di buttarci in questa avventura perché crediamo molto nelle potenzialità delle nostre valli».
I muri dell’edificio, intonacati in epoca relativamente recente, sono stati ripuliti per portare alla luce la pietra originaria, la locanda realizzata con una grossa terrazza chiusa da vetri affacciata sulla piazza, e le stanze arredate con gusto, senza alterare la struttura originale dell’edificio, ma con aggiunte innovative quali elementi in legno e vetro.
«Mio nonno gestiva l’albergo Regina in Val d’Ala – ricorda Monica – quindi io in qualche modo non sono proprio nuova dell’ambiente. Nella locanda ripropongo vecchie ricette di famiglia e piatti dell’antica tradizione. Cose semplici ma molto legate al territorio». Come sono legati al territorio i prodotti usati in cucina: «Si tratta di una scelta consapevole – continua la ristoratrice – utilizzare solo prodotti del territorio. Compriamo in valle perché non trovo logico andare a caricarmi in un supermercato di pianura, senza produrre nessuna ricaduta sul territorio. Spendi un po’ di più, ma oltretutto vai incontro alle aspettative dei clienti. Ci riforniamo ad esempio dal macellaio qui accanto che produce il lardo di Pessinetto, le Moccette, il salame di Turgia. E proponiamo le patate delle valli».

Il mondo in valle offre anche una serie di servizi per i clienti, come la possibilità di percorrere la fitta rete sentieristica delle valli, accompagnati, per chi vuole, dalle guide escursionistiche locali. I riferimenti di una guida di Nord Walking in valle. Indicazioni delle principali palestre di arrampicata, con vie attrezzate anche per disabili. Mtb a pedalata assistita a disposizione dei clienti, pubblicazioni locali e una bacheca informativa sulle principali attività delle valli di Lanzo.
«E’ un percorso che stiamo realizzando con il Gal (Gruppo di azione locale) – continua Monica – un tentativo di creare una rete di persone che operano nel turismo che si possano aiutare. Cerchiamo di collaborare con altre realtà ricettive, di dare una mano alla pro loco e cose di questo genere. Perché bisogna superare gli egoismi locali. Più cose ci sono in un posto e più la gente arriva».
I clienti de Il mondo in valle, spiegano i gestori, sono in linea di massima persone attente alla realtà locale. Vogliono essere aggiornati sugli incontri e le feste, curiosi di conoscere i residenti e di sapere la storia locale. E fortunatamente si distribuiscono su quasi tutti i mesi dell’anno.
«Puntare solo sull’estate è un errore – conclude Monica Simonetti -. D’estate sicuramente si lavora di più, ma oggi non si riesce più a vivere solo su quella stagione come una volta. Bisogna cercare di lavorare tutto l’anno sforzandosi di realizzare un’offerta il più possibile variegata».
Maurizio Dematteis