Riconquistare la consistenza, il ruolo e la riconoscibilità dei luoghi dell’insediamento montano, e ricucirne le trame.
Questa la missione del progetto Luoghi di Dislivelli, che vuole stimolare ospiti e residenti delle valli alpine a mettersi in gioco per il rilancio economico, sociale e culturale della montagna.

Un progetto che punta dritto al cuore dei problemi delle terre alte: la marginalizzazione, l’abbandono, il degrado ambientale, la colonizzazione turistica, il declino o la scomparsa delle culture locali. Problemi che, come ricorda l’urbanista Roberto Gambino, sono causati da quella “cancellazione dei luoghi” che ha caratterizzato i processi di trasformazione territoriale dell’ultimo secolo. Perché la “tabula rasa” su cui il movimento moderno proiettava i sogni della città futura non ha riguardato soltanto gli spazi dell’urbanizzazione ma anche quelli della produzione agricola e della gestione forestale. Valli alpine comprese.

Oggi però la “grande abbuffata” sembra volgere al termine. E i tempi sono maturi per attivare progetti come questo, orientati alla “conservazione creativa dei paesaggi alpini”, da realizzare attraverso un cocktail di conservazione e innovazione.

Il progetto Luoghi di Dislivelli è un lavoro di rete partecipato, da realizzare insieme ai gestori degli esercizi di ricezione e agli ospiti, che grazie ai loro commenti postati sul sito dedicato www.luoghididislivelli.it, permettono al progetto di non restare “imbalsamato” ma di evolvere con feedback costanti dai territori.

Cominciamo a lavorare con i primi luoghi che hanno accettato di condividere questo nuovo progetto. E mentre riceviamo nuove proposte di candidatura, che stiamo vagliando attentamente, lanciamo l’appello a tutti gli interessati a costruire una rete che prossimamente possa abbracciare tutte le valli dell’intero arco alpino.

Guarda le presentazioni video dei luoghi

La Foresteria di Massello (To)
Il paese albergo di Saint Marcel (Ao)
Il rifugio Massimo Mila (To)
La locanda Lou Lindal (Cn)
Il rifugio Galaberna (Cn)
Il rifugio Campo Base (Cn)
Maurizio Dematteis