L’incontro di Chivasso fa seguito a uno scambio di idee iniziato un anno fa.
Ci siamo cercati, ci siamo trovati e ci siamo accorti che gli uomini delle Alpi hanno molto in comune e hanno perso fiducia in un certo modo di fare politica. Crediamo nel mutuo riconoscimento tra i movimenti politici e in rapporti federali e paritari tra noi. Il momento non è facile: oltre alla crisi politica ed economica nazionale, viviamo una situazione di assalto alle montagne dal punto di vista ambientale e di annullamento delle identità culturali. Proprio per questo dobbiamo difendere i territori e le identità. Giorgio Lunelli ed io siamo gli sherpa per Alpe e Upt in questa fase di costruzione: i nostri rispettivi Movimenti ci hanno chiesto di provare a chiamare a raccolta gli altri popoli delle Alpi per vedere se c’è la disponibilità a fare un percorso insieme. Ed eccoci qui. Ci ritroviamo con uno spirito simile a quello del 1943, ma alla luce del sole e non in clandestinità. Consapevoli anche del fatto che, nel 1943, pur tra mille difficoltà, c’era molto da scrivere. Oggi forse c’è molto da cancellare. Ma siamo sognatori e non ci arrendiamo di fronte alle difficoltà. Certo ci vorrà tenacia, ma è possibile tracciare una via diversa. Per fare ripartire le nostre terre alte.
Roberto Louvin
Ripartire dai territori non è un’esaltazione del localismo.
Che senso ha fare oggi un incontro delle Comunità alpine? Che senso ha partire dai territori? Siamo controcorrente? Siamo addirittura contro il flusso della storia? Ripartire dai territori non è un’esaltazione del localismo. Il territorio è la casa dove si vive, con tutti i suoi problemi e aspirazioni. Parlare dei territori non è rifugiarsi nel piccolo, nello spazio egoistico del conosciuto. Siamo persone, associazioni, realtà che cercano di proporre un’altra politica, un modo diverso di intendere la politica. E non è un caso che l’iniziativa sia partita da piccoli partiti politici territoriali. Siamo legati al territorio, ma non vogliamo certo occuparci solo del nostro territorio. Per usare un’immagine, vogliamo guardare il mondo dalle terre alte e sfruttando questa diversa prospettiva portare generosamente il nostro contributo di idee al rinnovamento delle regioni del Nord e del nostro paese.
Giorgio Lunelli