Frutto di due anni di lavoro sull’intero territorio valdostano, Alp_Age rappresenta la prima significativa produzione commissionata dal Mountain Photo Festival, in coerenza con l’obiettivo di offrire ad artisti contemporanei un’occasione per riflettere sul concetto di “estetica della montagna” attraverso il linguaggio della fotografia, ovvero dell’immagine in genere.

Come spiega Francesco Zanot, curatore della mostra, «Alp_Age è un’opera fotografica e video realizzata da Luigi Gariglio all’interno dei confini della Valle d’Aosta e centrata, a partire dallo specifico del contesto locale, su una più ampia indagine del territorio montano, delle strategie abitative che implica e dei flussi socio-economici che ne caratterizzano l’attuale organizzazione strutturale e politica. Il progetto prende avvio da una vasta osservazione sulle particolari condizioni di vita, di lavoro e di produzione negli alpeggi regionali durante la stagione estiva, sviluppandosi poi in direzioni molteplici e inaspettate».

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Luigi Gariglio (Torino, 1968) ha esposto il proprio lavoro fotografico in numerose istituzioni italiane e straniere, tra cui la National Portrait Gallery di Londra, il Muvim di Valencia, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la Kunsthalle di Vienna. Le sue ultime due monografie sono 2 a.m. A family business society, pubblicata dal Finnish Museum of Photography di Helsinki con il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, e Portraits in prisons (Ritratti in prigione) pubblicata da Contrasto e dall’editore olandese De Verbeelding.
Insegna Visual Studies presso l’Università degli Studi di Torino. È docente del Master in Photography and Visual Design organizzato da Forma-Naba di Milano e presso lo Ied di Torino.