«Bonjour monsieur. Ecco il suo documento compilato. Ora lo trasmetto via fax». Il funzionario del servizio amministrativo centrale da Briançon mostra sul video del Pc il documento compilato all’anziano abitante di Aiguilles, piccolo comune di poco più di 400 abitanti, situato nel dipartimento delle Alte Alpi della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
L’anziano signore inforca gli occhiali, sorride e ringrazia. Pochi secondi dopo il fax sputa il documento ufficiale.
Siamo nella Maison des service public del piccolo comune del Queyras, dove quattro impiegati sono disposizione dei residenti tutti i giorni per aiutarli nell’accompagnamento burocratico, ai servizi telematica, per offrire servizi di formazione professionale e supporto all’accoglienza dei nuovi abitanti.
Si tratta di uno degli otto centri, solo nel Queyras, istituiti dal ministero centrale nel 2007 in tutte le regioni rurali, dove i servizi di prossimità sono più rarefatti. Un luogo fisico in cui le persone possono avere un ventaglio delle possibilità offerte da una rete di servizi nazionali, regionali o comunali a disposizione. «Un servizio per cercare di aiutare la popolazione – spiega la responsabile Laetitia Pras – ad affrontare i piccoli problemi quotidiani, che per gli abitanti delle montagne possono fare la differenza».
Un servizio pianificato a livello centrale, frutto di una politica lungimirante di offerta complessiva delle possibilità del territorio in materia di servizi, di supporto anche, oltre che per gli abitanti, a chi decide di venire a vivere nella valle del Guil.
In un’intervista rilasciata a Dislivelli, Laetitia Pras ne spiega il funzionamento.
Maurizio Dematteis
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